Apice, aziende agricole: ecco la svolta e-commerce per il Sannio

Si punta a favorire le vendite senza intermediari: in arrivo piattaforma digitale

Apice, aziende agricole: ecco la svolta e-commerce per il Sannio
Apice, aziende agricole: ecco la svolta e-commerce per il Sannio
di Antonio Mastella
Sabato 27 Aprile 2024, 00:00 - Ultimo agg. 08:58
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Un passaggio diretto, dal produttore al consumatore, di quanto di meglio l’agroalimentare sia in grado di mettere sul mercato, puntando sull’e-commerce. Ma non solo. Una vendita di prodotti realizzati dalle singole imprese che si propone sotto l’egida di un brand che li raccoglie tutti, identificandoli con il marchio «Aziende agricole apicesi». È il progetto voluto e lanciato dall’amministrazione di Apice, guidata dal sindaco Angelo Pepe, che è al lavoro per mettere insieme le imprese del settore «allo scopo - spiega l’assessora all’agricoltura, turismo e cultura, Daniela d’Oro - di creare un mercato moderno. Intendiamo così ottimizzare costi e ricavi, con significativi risparmi per il consumatore; allo stesso tempo, attivare uno strumento di marketing territoriale che favorisca non solo l’attività commerciale ma che abbia anche una capacità attrattiva dal punto di vista turistico».

Il piano, tanto ambizioso quanto meritorio, si affida, evidentemente, alle più moderne tecniche di diffusione on line con la creazione di una piattaforma digitale. In quest’ottica, è stato firmato un protocollo d’intesa con «Origo Market», società costituita da cinque giovani, tutti trentenni o poco più, coraggiosamente decisi a costruire da queste parti il proprio futuro. Alla guida c’è Vincenzo Giangregorio.

Il gruppo ha messo a punto la struttura con cui introdurre un’innovazione digitale nel commercio agricolo, che ha tutti i presupposti per dare vita a una rivoluzione. Tra l’altro, è la prima idea del genere ad essere attuata nel Sannio; al piano hanno già dato la loro adesione 13 imprenditori locali. «Hanno formalizzato la loro partecipazione - puntualizza l’assessora - allevatori di marchigiana, vitellone, laticauda insieme con produttori di olio evo rigorosamente bio, ortaggi e casari sia di formaggio pecorino che bovino».

«Siamo pronti a partire con una iniziativa - sottolinea Giangregorio - che è al passo con i tempi.

Il nostro impegno è nato dalla considerazione che l’economia legata al settore primario è non di rado caratterizzata da inefficienze, ostacoli, che si incontrano, in particolare, nella distribuzione. Da qui la convinzione circa la necessità di mettere mano a uno strumento, come quello dell’e-commerce, in grado di superare le difficoltà del mercato, collegando direttamente produttori e acquirenti per ottimizzare il processo di acquisto e vendita».

Le aziende, insomma, potranno proporsi al consumatore senza intermediazioni attraverso «Origo Market», offrendo una vasta gamma di frutti della terra freschi e di alta qualità garantiti dal brand concepito dalla giunta apicese. È di certo un passo significativo verso una cooperazione che può risultare determinante nella conquista di fette di mercato sempre più consistenti. Un modo anche per contribuire a eliminare il pernicioso individualismo, che ancora caratterizza il mondo produttivo sannita

 «L’amministrazione – annota d’Oro – si incarica di promuovere il tessuto produttivo del territorio, sponsorizzandolo con la garanzia della assoluta osservanza degli standard qualitativi che il prodotto deve possedere, nel pieno rispetto delle norme vigenti». Va evidenziato che al Comune l’operazione non costa un centesimo. Sarà solo necessario sottoscrivere una convenzione da parte del produttore con la società che cura la piattaforma. Ma non finiscono qui i vantaggi che si potranno conseguire. «Il programma prevede - aggiunge Giangregorio - che si attui anche un marketing relativo ai percorsi enogastronomici ricchi delle tante eccellenze culinarie locali, consentendo, a chi decide di venire qui, di vivere un’esperienza indimenticabile». Già avviati, intanto, i contatti informali. «Abbiamo registrato sinora 6.000 visualizzazioni, persino dall’Australia e dagli Stati Uniti. Ancora qualche giorno e saremo operativi».

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