Pensiero e poesia, alla Biblioteca Nazionale incontro con Luigia Sorrentino e la sua opera, a partire da «Olimpia»

Terzo appuntamento del seminario permanente coordinato da Simona Venezia, docente di Filosofia teoretica dell'Università di Napoli Federico II. Dopo i confronti con Magrelli e Gualtieri, giovedì 9 maggio tributo all'autrice napoletana, giornalista Rai

Pensiero e poesia, alla Biblioteca Nazionale incontro con Luigia Sorrentino e la sua opera, a partire da «Olimpia»
Pensiero e poesia, alla Biblioteca Nazionale incontro con Luigia Sorrentino e la sua opera, a partire da «Olimpia»
di Donatella Trotta
Martedì 7 Maggio 2024, 16:00
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Una «voce lirica tra le più influenti del panorama letterario nazionale». Una presenza nella cultura attuale di forte «impegno intellettuale… volto alla coniugazione del linguaggio contemporaneo con una tematica poetica in cui possono coesistere tradizione e modernità». Una donna, ancora, che dalla sua intensa poesia fa emergere «una particolare sensibilità alla condizione femminile nella storia e nella società». E - ultimo, ma non meno importante - una professionista della comunicazione sociale capace di distinguersi «anche come giornalista dedita alla cultura e alla società e come pionieristica divulgatrice della poesia in Rai». Il percorso di Luigia Sorrentino, giornalista professionista del servizio pubblico radiotelevisivo nazionale e poeta di riconosciuto talento, è un cammino prismatico che riverbera la coerente e tenace, incessante attenzione alla parola poetica e alla militanza culturale in costante dialogo con la società e i suoi cambiamenti.

Lo possono attestare, tra gli altri, gli stralci sopra riportati tratti dalla motivazione di uno degli ultimi premi da lei ricevuti: “Le città delle donne”, consegnatole a Roma il 16 dicembre 2021 a Palazzo Altemps dall’allora ministro della Cultura Dario Franceschini. Ma lo può confermare anche l’evento speciale che L’Università Federico II di Napoli (dove Sorrentino, napoletana, si è laureata) le dedicherà giovedì 9 maggio alle ore 16, presso la Sala Rari della Biblioteca Nazionale del capoluogo partenopeo, con un confronto aperto dal titolo «Olimpia. La parola sulla soglia dell’origine. Incontro con Luigia Sorrentino»: terzo focus di approfondimento che prosegue il ciclo di appuntamenti del Seminario  permanente su Pensiero e Poesia, coordinato da Simona Venezia, docente di Filosofia Teoretica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Dopo l’incontro con i poeti Valerio Magrelli («L'Altrove della Parola») e Mariangela Gualtieri («Una parola sul modello del silenzio»), ora il tributo è all’impegno e all’opera di Sorrentino, poeta, giornalista e divulgatrice della poesia in tv che ha fra il resto ideato e fondato nel 2007 il primo blog della Rai dedicato alla poesia (https://www.luigiasorrentino.it/), e attualmente cura e dirige il suo  progetto per la piattaforma web della Tgr Campania, sul sito di RaiNews.it dal titolo “Raipoesia2022” – Sguardo sulla poesia contemporanea – che ha già visto la partecipazione di numerose voci della poesia italiana (https://www.rainews.it/tgr/campania), dopo aver ideato e condotto Per Rai Radio Uno «Notti d’autore.

Viaggio nella vita e nelle opere dei protagonisti del nostro tempo» (gennaio-giugno 2013) e il programma «Per il verso giusto. Incontri con i poeti contemporanei» (giugno-settembre 2012).

All’incontro del 9 maggio, dopo i saluti di Lucia Marinelli, Direttrice Delegata Biblioteca Nazionale di Napoli, e l’introduzione di Simona Venezia (docente di Filosofia Teoretica e coordinatrice del CDS triennale in Filosofia del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II), interverranno, con Luigia Sorrentino, Fabrizio Fantoni, critico letterario; Alberto Russo Previtali, critico letterario, dottore di ricerca e membro associato del Centro Studi LIS (Littératures, Imaginaire, Sociétés) dell’Université de Lorraine, docente di Lingua e civiltà italiana all’Università “Savoie Mont Blanc” di Chambéry (Francia); Irene Santori, poeta, saggista e traduttrice;  Generoso Picone, critico letterario e giornalista del quotidiano «Il Mattino». «Olimpia» (Interlinea, 2013 Ristampa 2019, con prefazione di Milo de Angelis e postfazione di Mario Benedetti), tema di partenza dell’incontro, è l’opera di Luigia Sorrentino più tradotta all’estero e considerata dalla critica un classico contemporaneo. Un titolo dunque paradigmatico, per l’autrice che ha esordito oltre vent’anni fa con una raccolta di poesie giovanili (C’è un padre, Manni, 2003), seguita da altre pubblicazioni, tra le quali: La cattedrale (il Ragazzo innocuo, 2008); L’asse del cuore («Almanacco dello specchio» Mondadori, 2008); La nascita, solo la nascita (Manni, 2009, prefazione di Maurizio Cucchi); Inizio e Fine (I Quaderni della Collana Stampa 2009, 2016, a cura di Maurizio Cucchi, Menzione speciale Premio Internazionale Camajore “Francesco Belluomini” 2017); Piazzale senza nome, Collana Gialla Oro Pordenonelegge-Samuele Editore, 2021 (Premio Poesia Ceppo Pistoia, 2023).

Un’autrice insomma poliedrica, anche in campo narrativo (il suo racconto Storia di Nunzia è stato pubblicato nell’antologia «La terra inesplorata delle donne», a cura di Sara Durantini che ha coinvolto tredici scrittrici contemporanee edite da Dalia Edizioni, 2023); nella saggistica (ha curato con Alberto Garlini e Gian Mario Villalta il volume «Per Mario Benedetti», Mimesis, 2021) e nel teatro: dove è stata allieva–attrice del Laboratorio teatrale “La Bottega” di Vittorio Gassman (Firenze, 1987) lavorando poi con il regista Pupi Avati al film per RaiUno «La notte di Ercolano»” a cura di Brando Giordani e Emilio Ravel (1989) e partecipando a diversi spettacoli di prosa con registi quali Virginio Puecher e Ruggero Cappuccio (1986-1991); e dove ha scritto e pubblicato il dramma «Olimpia, tragedia del passaggio» (2020), una produzione del Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, messo in scena nel Palazzo Reale di Napoli il 16 luglio 2020.

Ma la poesia, linguaggio radicale dell’anima - definito dal poeta portoghese Manuel Alegre “stato di clandestinità nella dittatura del mondo” - resta il terreno di sperimentazione e ricerca privilegiato di Sorrentino: non a caso le sue poesie sono state tradotte in numerose lingue e inserite in antologie, riviste e siti internazionali (e fra le riviste di poesia più rilevanti, «The Paris Review», che ha pubblicato i suoi Two Poems nella traduzione di Gray Sutherland,settembre 2013), anche con testi pubblicati all’estero e inediti in Italia come Figure de l’eau/Figura d’acqua (Al Manar, 2017, con inchiostri di Caroline François-Rubino, traduzione in francese di Angèle Paoli) e Début et Fin (Al Manar, 2018, con collage di Catherine Bolle, traduzione in francese di Joëlle Gardes). E non a caso «Olimpia» diventa così il fulcro paradigmatico dal quale partirà il dibattito in Biblioteca Nazionale: Premio Gensini Poesia 2013, Premio Prata-la Cultura nella Basilica 2014, finalista Premio Cetonaverde Poesia, Premio Pontedilegno Poesia, Premio Letterario Camaiore e Premio Letterario Metauro, è un’opera pluritradotta in francese (Recours au Poème Editeur, 2015, traduzione di Angèle Paoli; Al Manar, 2019, con disegni di Giulia Napoleone, traduzione di Angèle Paoli); e in spagnolo (RiL Editores, 2020, traduzione di Antonio Nazzaro) uscita in Cile e in altri paesi latino americani. A testimonianza, come la ricerca-azione del Seminario Permanente sul pensiero poetante sperimenta di volta in volta, che lungi dall’essere impegno carsico di una minoranza determinata, la poesia è linguaggio universale (e necessario) di perenne attualità. 

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