E' l'ora dei bond ma i colossi dell'intelligenza artificiale non mollano

Analisi di Filippo Casagrande (Generali Assett e Wealth managment)

E' l'ora dei bond ma i colossi dell'intelligenza artificiale non mollano
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 16:27 - Ultimo agg. 5 Ottobre, 06:00
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Sull’azionario con prudenza e sui Real asset, come materie prime e settore immobiliare, per diversificare e cercare protezione dall’inflazione.

Ma è soprattutto l’ora di posizionarsi sull’obbligazionario, tra governativo ed emergenti, per Generali Asset & Wealth Management, tra Brasile, Colombia, Messico, e Ungheria.

Da fine febbraio, spiega Filippo Casagrande, in Europa, bond e azioni hanno avuto rendimenti similari, poco sopra allo zero e in linea con la remunerazione degli strumenti a brevissimo termine. La situazione è diversa negli Stati Uniti, dove l’indice S&P 500 ha segnato un rialzo del 13% da fine febbraio, rispetto al +1,4% dell’MSCI EMU. Ma anche in questo caso, a guardare bene, a salire negli Stati Uniti è stato un gruppo piuttosto ristretto di azioni. Le Magnifiche 7, da Apple a Microsoft, da Nvidia ad Alphabet, da Amazon, Tesla fino a Meta Platforms (ossia Facebook), hanno contribuito per circa il 70% della performance annua, sebbene il loro peso medio nell’indice quest’anno sia stato del 24%.

A guidare questi rialzi è stata l’euforia sull’Intelligenza Artificiale, che ha permesso al mercato azionario americano di ignorare le valutazioni progressivamente più care e la divergenza tra multipli e tassi reali in costante rialzo.

LE ALTERNATIVE

 Se gli utili rispetteranno le aspettative lo dirà solo il tempo. Nel frattempo è meglio essere consapevoli dei rischi legati a questo tipo di investimenti, sottolineano gli esperti, e valutare le alternative, con una particolare attenzione ai rapporti rischio/rendimento e le capacità di diversificazione delle varie classi di attivi. I rendimenti più elevati del comparto obbligazionario appaiono attraenti, sia in termini assoluti, sia in termini relativi rispetto alle azioni, che possono soffrire anche perdite importanti anticipando una fase di contrazione economica. Sulla base di queste considerazioni, «ribadiamo ancora una volta la preferenza di medio periodo per il mondo obbligazionario, pur consapevoli della volatilità dei tassi», dice Generali Asset & Wealth Management. L’allocazione sull’azionario rimane invece prudente. In particolare, con i tassi Treasury attorno al 4,40%, il Bund a 2,70% e Btp al 4,50%, le possibilità di investimento nel mondo governativo sviluppato sono molteplici. Del resto, si sa, le occasioni di debolezza rappresentano buone opportunità per incrementare la duration (durata finanziaria, ndr) del portafoglio. Al tempo stesso, la gestione del posizionamento lungo la curva dei rendimenti assume un ruolo sempre maggiore.

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