Licenziata per un piatto di pasta, la cameriera in lacrime: «Altri colleghi hanno fatto peggio e sono ancora lì a lavorare»

La ragazza ha provato a parlare col capo affinché capisse l'ingiustizia e cambiasse idea, ma non c'è stato nulla da fare

Licenziata per un piatto di pasta, la cameriera in lacrime: «Altri colleghi hanno fatto peggio e sono ancora lì a lavorare»
Licenziata per un piatto di pasta, la cameriera in lacrime: «Altri colleghi hanno fatto peggio e sono ancora lì a lavorare»
Martedì 7 Maggio 2024, 19:30
3 Minuti di Lettura

Sbagliando si impara, si dice. Per quanto l'errore possa insegnare qualcosa, tuttavia, a volte si incontra qualcuno che non è disposto a perdonarlo, a torto o ragione che sia. Ciò succede anche nel mondo del lavoro, dove a seconda della professione il passo falso di un singolo dipendente può portare grossi problemi o non fare grande differenza. Un medico, per esempio, per quanto sia soggetto all'errore come tutti gli altri esseri umani, ha una responsabilità enorme e dovrà affrontare conseguenze molto serie in caso di sviste o distrazioni.

E una cameriera? A quanto pare, può essere sufficiente un piatto di pasta per decretarne il licenziamento, come testimonia una ragazza in un video pubblicato su TikTok.

Lishe, infatti, si sfoga sui social per l'ingiustizia subita e afferma che i suoi colleghi hanno sbagliato molto di più ma non per questo hanno perso il lavoro: «È una cosa ridicola». 

La motivazione del licenziamento

«Sono appena stata licenziata dal lavoro perché ho portato a qualcuno un piatto di pasta - racconta Lisha in un video pubblicato sul suo account TikTok - C'era dentro il bacon, ma sul menù non c'era scritto. Quindi ora sono senza lavoro per colpa di quella pasta». 

Poi, la ragazza specifica che questo trattamento è ingiusto, dato che sembra valere soltanto per lei: «Ovviamente ho visto i miei colleghi fare roba 10 volte peggiore. Non riesco nemmeno a esprimere quanto questa cosa mi faccia arrabbiare. I loro errori erano di gran lunga più gravi». Lisha ha provato a parlare con il proprietario («gliel'ho detto, piangendo») e a far presente l'ingiustizia del licenziamento in seguito a un singolo errore, ma a quanto pare «non gliene è fregato un ca**o».

Diversi utenti hanno consigliato alla ragazza di assumere un avvocato e fare causa, mentre molti altri hanno lamentato situazioni simili. Quasi tutti, comunque, hanno cercato di rassicurarla sul fatto che si tratta solo di un lavoro e avrà la possibilità di trovarne presto un altro, magari con un capo e dei colleghi migliori. Non è chiaro, tuttavia, se la responsabilità sia effettivamente della cameriera o se il problema sia relativo alla scrittura errata del menù.

© RIPRODUZIONE RISERVATA