Qualiano, incidente per Gaetano Di Vaio: gravissime le condizioni dell'attore e produttore di Gomorra

L'impatto violentissimo mentre era a bordo del suo scooter

L'attore e regista Gaetano Di Vaio
L'attore e regista Gaetano Di Vaio
di Giuseppe Crimaldi e Diego Del Pozzo
Giovedì 16 Maggio 2024, 22:55 - Ultimo agg. 18 Maggio, 09:23
3 Minuti di Lettura

Ha perso improvvisamente il controllo dello scooter cadendo rovinosamente sull’asfalto, e adesso lotta tra la vita e la morte. È un incidente terribile quello che ha coinvolto Gaetano Di Vaio, attore, regista e produttore 56enne che ha legato il proprio nome a successi cinematografici, a cominciare proprio dalla serie televisiva “Gomorra”.

L’impatto

Nella notte tra mercoledì e giovedì stava percorrendo a bordo del suo scooter via Santa Maria a Cubito - nel tratto compreso nel Comune di Qualiano - quando per cause che sono ancora in via di accertamento da parte dei carabinieri ha sbandato, perdendo il controllo del mezzo e cadendo violentemente. Un incidente terribile. Ora il produttore è ricoverato in gravissime condizioni nell’ospedale di Giugliano in Campania, dov’è stato trasportato in codice rosso. Ha riportato serie lesioni interne, e a preoccupare di più è un forte trauma cerebrale con conseguente edema. La prognosi resta riservata. Nel tentativo di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente i carabinieri hanno anche acquisito i filmati di alcune telecamere di videosorveglianza della zona. Di Vaio era di ritorno dal matrimonio di un nipote.

Fin dalle prime ore della mattina, tanti amici hanno iniziato a radunarsi all’esterno del “San Giuliano”. In tanti hanno espresso vicinanza e affetto anche sui social.

Giovinezza difficile

Nato il 27 febbraio 1968 a Napoli, nel quartiere di Piscinola, Di Vaio è stato protagonista di una storia di riscatto sociale degna di uno di quei film hollywoodiani fatti apposta per trionfare agli Oscar. Il turbolento ragazzino di periferia che aveva rischiato di affogare nel gorgo della delinquenza, della tossicodipendenza e del carcere, ne era invece riemerso più forte che mai e, dopo un duro lavoro su se stesso, completamente recuperato e reinserito nella società. Nel 2003, aveva fondato l’associazione culturale e poi “factory” indipendente “Figli del Bronx”, poi diventata la casa di produzione cinematografica “Bronx Film”.

Nel 2013 ha raccontato la sua vicenda biografica nel libro “Non mi avrete mai”, scritto a quattro mani col regista Guido Lombardi e pubblicato da Einaudi. Dello stesso Lombardi ha prodotto il lungometraggio d’esordio “Là-bas–Educazione criminale”, premiato nel 2011 alla Mostra del cinema di Venezia come migliore opera prima. Tra i tanti altri film da lui prodotti spiccano “Napoli Napoli Napoli” di Abel Ferrara, “Ritratti abusivi” di Romano Montesarchio, “Per amor vostro” di Giuseppe Gaudino con Valeria Golino, “Il ladro di cardellini” di Carlo Luglio.

Video

Mai reticente sul proprio passato, ma pienamente consapevole e giustamente orgoglioso del lavoro compiuto su se stesso negli anni per rifarsi una vita piena e degna d’essere vissuta, nel segno della cultura e dell’impegno civile, Gaetano ha spesso detto di se stesso: «A spingermi in ogni cosa che ho fatto nella vita c’è sempre stata una fortissima ansia di comunicare col prossimo». Da regista ha firmato docu-film intensi e d’impegno civile, tra i quali “Il loro Natale”, “Interdizione perpetua” e “Largo Baracche”,. In veste d’attore è stato il camorrista ‘O baroncino nella serie tv di Sky “Gomorra”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA