Non si placano le polemiche dopo che il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della Giano, che era stata estromessa da una sentenza del Tar. Duro il comunicato della società napoletana gestita da Paolo Pagliara: «Siamo soddisfatti del provvedimento del Consiglio di Stato ma allo stesso tempo dispiaciuti dell’azione persecutoria che stiamo subendo da diversi anni.
La nostra soddisfazione è che dopo trent'anni di degrado dello Stadio Collana, siamo riusciti a nostre spese, ad aprire l’impianto sportivo a norma di legge con tutte le certificazioni impiantistiche, con pagamenti tracciati, con l’ingresso gratuito alle scuole, ai disabili e alle fasce deboli.
In questo lungo periodo, la Giano ha dimostrato di avere fiducia nella giustizia amministrativa e contabile ed ha dimostrato di aver rispetto per le istituzioni pubbliche ma, nel contempo, di continuare ad operare sul piano economico-gestionale con la necessaria autonomia per il raggiungimento degli obiettivi di economicità, efficienza ed efficacia , il tutto senza scopo di lucro .
Con enormi sacrifici la Giano, pur essendo stata danneggiata da continue azioni legali, anche per il prossimo anno garantirà il servizio pubblico e tutte le attività sportive continueranno regolarmente per la gioia di tutti gli sportivi campani».