Udinese-Napoli, la Corte dei Conti indaga su incassi e costi dell’evento

Match scudetto, indagine sul flop della beneficenza

Lo stadio Maradona
Lo stadio Maradona
di Leandro Del Gaudio e Luigi Roano
Sabato 23 Marzo 2024, 23:47 - Ultimo agg. 25 Marzo, 07:26
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Sì, d’accordo, per i napoletani resterà una data storica, di quelle da incorniciare a vita e scolpire nella galleria dei giorni degni di essere vissuti tutti di un fiato. Ma è anche la data su cui sono in corso verifiche amministrative, chiarimenti ufficiali e finanche accertamenti da parte della Procura della Corte dei Conti.

Parliamo del 4 maggio del 2023, il giorno di Udinese-Napoli, quello del terzo scudetto, degli azzurri campioni d’Italia e della fine di un incubo (sportivo) lungo 33 anni. Una data su cui sono concentrate verifiche investigative, amministrative e politiche, in relazione agli accordi tra il Comune di Napoli e il club partenopeo in relazione all’uso dello stadio Maradona.

In sintesi, quel giovedì sera lo stadio di Fuorigrotta doveva rimanere chiuso, dal momento che il Napoli era in trasferta a Udine. Si decise di organizzare una sorta di grande show, con maxischermi rivolti verso gli spalti, favorendo l’ingresso sulle gradinate dei tifosi per un abbraccio corale. Un evento che andava disciplinato da questo tipo di accordo: i soldi incassati nella serata, ovviamente al netto delle spese sofferte dalla società azzurra, dovevano finire in beneficenza. Tutto chiaro? Già, se non fosse che in questi mesi, c’è chi ha provato a chiarire come sono andate le cose, a proposito di costi e benefici, ricavi e liberalità da parte del club campione d’Italia. 

Una storia che conviene raccontare dalla fine e andando per step. In sintesi, a sollevare il caso è stato il leader dell’opposizione (ed ex pm) Catello Maresca, che ha chiesto lumi agli uffici comunali sulla gestione economica dell’evento. Un’interrogazione che non è passata inosservata. In queste settimane, anche la Procura della Corte dei Conti ha chiesto chiarezza a Palazzo San Giacomo. Massimo garbo istituzionale, ma doverose verifiche da parte dei magistrati di via Piedigrotta, sotto il coordinamento del procuratore Giuseppone. Chiari i quesiti posti, alla luce delle interrogazioni esposte dal leader dell’opposizione in consiglio comunale, ma anche dello strepito mediatico legato alla storia della gestione dell’evento di Fuorigrotta: quali sono stati i costi di gestione (a carico del club sportivo)? Quanto è stato incassato dai biglietti venduti? E quanto è finito in beneficenza? Domande su cui sono in corso le verifiche della Procura di via Piedigrotta, su cui il Mattino è in grado di fornire alcuni punti certi, alla luce dei dati forniti dalla dirigente comunale del Comune Gerarda Vaccaro

 

In sintesi, ecco i conti fatti all’interno di Palazzo San Giacomo: «In merito ai ricavi in oggetto, la società concessionaria ha chiarito che gli incassi derivanti dalla vendita dei biglietti ammontano a 284.143,09; mentre i costi sostenuti sono stati pari a 275.014,99. Pertanto, i ricavi derivanti dalla realizzazione del citato evento ammontano ad euro 9.128,10 e saranno devoluti, su indicazione della Società, all’associazione Maestri di Strada Onlus». Insomma, al di là della buona fede di tutti i protagonisti di questa storia e al netto delle spese sofferte dal club azzurro per allestire maxischermi sul prato verde di Fuorigrotta, viene confermato che l’operazione beneficenza è riuscita solo in parte. Briciole, rispetto al monte incassi e - ovviamente - ai capitali investiti per creare un evento degno di essere incorniciato negli annali della storia calcistica nazionale. Poco più di novemila euro per i Maestri di strada? Una boccata di ossigeno comunque utile per una onlus che ha fatto della formazione porta a porta, anche nei punti più reconditi della nostra area metropolitana, il proprio asset, la propria missione.

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E non è impossibile a questo punto mettere a fuoco la possibile traiettoria investigativa, alla luce dell’esigenza dei pm contabili di fare chiarezza sulla triangolazione tra Comune, club azzurro e destinatario finale dei fondi per beneficenza. Una prima richiesta di chiarimenti riguarderà i costi sofferti nella notte magica del Maradona. Ingresso a cinque euro per i posti ordinari, cento euro per i posti vip, furono il tetto dei ticket per gli spettatori. Resta una domanda: quanto è costato organizzare la serata? In che modo sono stati spesi 275.014,10 euro?

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