Napoli, stadio a Bagnoli o il Maradona: una decisione da prendere subito

Posizioni distanti ma non si può perdere tempo: è in gioco il futuro della città e della squadra

Il presidente De Laurentiis e il sindaco Manfredi a palazzo San Giacomo
Il presidente De Laurentiis e il sindaco Manfredi a palazzo San Giacomo
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Giovedì 21 Marzo 2024, 18:09 - Ultimo agg. 22 Marzo, 07:26
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Posizioni distanti, ma forse non inconciliabili perché di mezzo c'è il futuro della città e della squadra di calcio. Che passa anche per lo stadio. Per il Maradona da ristrutturare o per il nuovo impianto da costruire, ammesso che sia a Napoli perché il presidente De Laurentiis aveva guardato anche in provincia, per la precisione ad Afragola. Sull'ipotesi della costruzione dell'impianto a Bagnoli il sindaco Manfredi è cauto. Per la precisione, la sua diplomazia nasconde un no netto rispetto a questa idea che ha spinto nei giorni scorsi De Laurentiis perfino ad indicare la data di inaugurazione: 15 luglio 2027. 

Ma le polemiche (e le contrapposizioni) non aiutano. C'è l'obiettivo Europei 2032 da centrare e non è facile perché i posti disponibili sono due e c'è chi è in fase più avanzata rispetto a Napoli, con il progetto di un nuovo stadio o la ristrutturazione di quello esistente.

De Laurentiis e Manfredi cerchino una via comune. Palazzo San Giacomo - è chiaro - spinge per il restyling del Maradona, perché i lavori fatti in occasione delle Universiadi 2019 a spese della Regione Campania sono stati utilissimi ma si deve fare di più perchè i segni del tempo - lo stadio è del 1959, l'ultimo significativo intervento è stato fatto alla vigilia del Mondiale '90 - si vedono tutti.

Non si perda tempo. E intanto martedì 26 il ministro dello Sport Abodi sarà nuovamente a Napoli, le la precisione a Scampia per un evento organizzato da Sky, e chiederà aggiornamenti.

Il tempo passa.

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