L'Acquario di Napoli celebra 150 anni in nome del profondo legame tra il mare e la città

I festeggiamenti per il compleanno dell'acquario più antico del mondo si terranno il 26, 27 e 28 gennaio

Acquario di Napoli
Acquario di Napoli
Venerdì 19 Gennaio 2024, 15:01
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Venerdì 26 gennaio 2024, si celebrano i 150 anni dell'Acquario di Napoli, della Stazione Zoologica «Anton Dohrn» presso la Sala Polifunzionale del Museo Darwin-Dohrn.

Il programma ha inizio alle 9.30 con una breve presentazione della sua storia, del restauro e delle strutture della Stazione Zoologica Anton Dohrn aperte al pubblico: l’Aquarium, il Museo Darwin–Dohrn e il Turtle Point - Centro Ricerche Tartarughe Marine.

I saluti di apertura sono affidati al Vice Presidente Prof. Silvestro Greco cui seguirà l’intervento di Christiane Groeben (Chair SZN) e Alessandra Passariello (Dip.

CAPE) dal titolo «Acquariomania - Su il sipario sulla vita sottomarina del golfo di Napoli».

Al Prof. Roberto Danovaro, dell’Università Politecnica delle Marche e già Presidente SZN, è affidato il compito di narrare «Il dietro le quinte del restauro dell'Acquario di Napoli».

Sarà poi il Presidente della Fondazione Dohrn, Ferdinando Boero, ad illustrare al meglio le strutture aperte al pubblico della Stazione Zoologica Anton Dohrn. La mattinata si concluderà con interventi liberi del pubblico per soddisfare ogni curiosità.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, solo per i partecipanti all’evento, sarà possibile visitare la mostra espositiva allestita per le celebrazioni, l’Aquarium e il Museo Darwin-Dohrn.

A seguire, per tutto il week-end, sabato 27 gennaio e domenica 28 gennaio, sarà possibile visitare i siti in maniera gratuita per festeggiare con tutta la città di Napoli e i cittadini della Campania. 

L'acquario di Napoli è attualmente il più antico del mondo ed ha mantenuto la struttura architettonica dell’epoca. Di recente, un restauro durato 6 anni, ha portato alla sua riapertura con l'impiego delle tecnologie più moderne, a garanzia del benessere animale, e vasche allestite come finestre sugli ambienti marini.

Una delle novità è stato l’inserimento di alcuni colorati ambienti tropicali, con lo scopo di sensibilizzare i visitatori e gli studenti su tematiche ambientali come il cambiamento climatico e la tropicalizzazione del Mediterraneo.

L’acquario ci porta indietro nel tempo, a quando 150 anni fa i cittadini scoprivano per la prima volta gli organismi che popolavano «il mare di fronte», un mondo all’epoca misterioso e sconosciuto, a pochi passi dalla Villa Comunale. 

Divenne in poco tempo un modello da seguire in tutto il mondo, anche per gli impianti di funzionamento dove, grazie all’opera di ingegneri, l’acqua veniva e viene tutt’oggi prelevata direttamente dal mare, attraverso una condotta lunga cento metri fino ad arrivare, dopo alcuni passaggi, direttamente nelle vasche.

Dohrn con la sua opera e la sua visione, riuscì a creare un legame affettivo tra l’acquario e la città di Napoli, una connessione fortemente viva ancora oggi, un ponte di collegamento tra migliaia di studenti, cittadini ed il mare.

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