Napoli, al Teatro Serra «Love» lo spettacolo di teatro-canzone di Giacomo Casaula

Durate la serata omaggi a Giorgio Gaber, Fabrizio De André e Rino Gaetano, ma anche uno sguardo alla contemporaneità con Calcutta e Liberato

«Love», lo spettacolo di teatro-canzone
«Love», lo spettacolo di teatro-canzone
Martedì 23 Aprile 2024, 13:00
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Al Teatro Serra di Napoli debutta «Love», spettacolo di teatro-canzone di Giacomo Casaula, che canta e recita accompagnato da Andrea Barone alle tastiere e Stefano Torino alla chitarra, dedicato al più complesso e imprescindibile dei sentimenti per la nostra indeterminabile umanità: sentimentale, filiale, fraterno, sociale.

Appuntamento sabato 4 maggio alle 21, a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316. Informazioni e prenotazioni: teatroserra@gmail.com, 347.8051793.

«Il filo conduttore è l’Amore, ma non inteso in maniera esclusivamente sentimentale. Raccontiamo diversi tipi di amori, per una madre, per un fratello, per il prossimo, offrendo diversi punti di vista – dice Casaula – È una dinamica propria di questo genere musicale, che affronta le grandi dinamiche nelle quali gli individui sono immersi e in cui anche le vicende private, sono sempre strettamente intrecciate a quelle pubbliche».

Il concerto, che propone l’intreccio tra l’album originale dell’autore «Amore sintetico», disponibile su Spotify, e una rilettura della raccolta di novelle «Gli amori difficili» di Italo Calvino – in particolare de «L’avventura di un viaggiatore» – è parte di un percorso artistico dedicato alla canzone d’autore dei grandi cantautori italiani, rivisitata nella forma espressiva del Teatro-canzone, sperimentata negli anni Settanta da Giorgio Gaber Sandro Luporini, per dar vita ad esibizioni in simbiosi con il pubblico. «In questo momento, parlare di amore e pace è terribilmente necessario, se non indispensabile e un progetto nato durante la scorsa estate è diventato, in pochi mesi, di un’attualità disarmante» dice l’autore.

Un viaggio di monologhi e canzoni con brani inediti, riedizioni dai repertori di Fabrizio De André, Rino Gaetano e lo stesso Gaber con inserti contemporanei tratti da BaustelleCalcutta Liberato che vanno a comporre un quadro unico in cui a ritrovarci, senza distinzione né giudizio.

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