Nell'organizzazione della sicurezza per l'evento di piazza San Carlo, la sindaca Chiara Appendino ha adottato «un approccio frettoloso, imprudente e negligente». È quanto rimprovera il tribunale di Torino alla prima cittadina nelle motivazioni della sentenza con cui è stata condannata a 18 mesi di reclusione.
I fatti solo quelli risalenti al 3 giugno 2017, quando durante la proiezione su maxi schermo della finale di Champions Juve-Real in piazza San Carlo delle ondate di panico tra la folla provocarono 1.600 feriti e, più tardi, la morte di due donne.
La responsabilità - Secondo il gup Maria Francesca Abenavoli, la sindaca ha «commissionato» l'evento in piazza e poi si disinteressata «di tutti gli aspetti operativi»; le scelte dell'amministrazione hanno però consegnato agli organizzatori una «traccia troppo rigida» entro cui lavorare.