Messina, 150 persone evacuate per gli incendi
Sono circa 150 le persone evacuate precauzionalmente la notte scorsa a causa degli incendi che hanno interessato le zone di San Pier Niceto, Condró e Gioiosa Marea, nel messinese. Decine sono le case bruciate specialmente nei tetti in legno, infissi esterni e tettoie. Alcune bruciate anche all'interno. «Sono inoltre intervenuti decine di squadre di volontari antincendio dalle province di Catania, Agrigento ed Enna, attivati e coordinati dai funzionari del dip di protezione civile che hanno collaborato con le squadre dei Vigili del fuoco presenti nella nottata e con i sindaci. La situazione, nel complessivo, è adesso sotto controllo e migliorano le condizioni meteo. Dalla mattinata stanno operando Canadair e Elicotteri della Forestale, pertanto al momento non necessitano ulteriori rinforzi di Squadre di Volontariato AIB delle altre province», spiega Bruno Manfrè capo servizio di Messina della Protezione civile regionale. Sui luoghi si sta recando anche il direttore generale della Protezione civile siciliana Salvo Cocina che ha seguito gli sviluppi dell'emergenza.
Friuli Venezia Giulia, raffiche di vento fino a 146 kmh
Rovesci sparsi anche temporaleschi, specialmente sulla parte occidentale della regione, sono stati registrati nelle ultime ore in Friuli Venezia Giulia. In quota il vento è stato molto forte, con raffiche superiori ai 120-130 km orari per diverse ore in vetta al Monte Lussari e un picco massimo di 146 km orari attorno alle 14. Raffiche superiori a 120 km orari anche sul Monte Rest. Un vento molto forte ha interessato anche i fondovalle delle Alpi Giulie. Lo rileva la Protezione civile del Fvg. In serata, fino alle 24, quando è atteso il passaggio del fronte freddo principale, sono attesi rovesci e temporali che potranno interessare tutte le zone con piogge anche abbondanti o intense.
Sondrio, tromba d'aria scoperchia i tetti delle case
Numerosi tetti di case scoperchiati oggi pomeriggio a Piuro (Sondrio) per una tromba d'aria. La località della Val Bregaglia, laterale della Valchiavenna, è stata l'area più colpita dall'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia più a nord della Lombardia. Nessun ferito, ma i danni sono ingenti. Torrenti ingrossati che minacciano di esondare, alberi abbattuti dalle violente raffiche di vento e piccole frane oltre ad allagamenti un pò ovunque sul territorio provinciale, con numerosi interventi dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio, dei distaccamenti di Mese e Morbegno in particolare. Chiuse per allagamenti anche alcune strade minori.
Maltempo, Italia divisa in due nel fine settimana per un'area di bassa pressione pienamente d'autunno che interessa il Nord e risparmia il Sud dove le temperature restano alte.
La situazione
In molte zone del Nord situazione da emergenza con nubifragi e tempeste di vento con punte anche di 100 km/h; all'estremo Sud, in Sicilia, vento e caldo che ha raggiunto picchi anche di 35 gradi, cosa che avrebbe facilitato il propagarsi di numerosi incendi. Nel frattempo la Protezione civile ha disposto per la giornata di oggi, sabato 21 ottobre, una allerta arancione in molte aree della Lombardia e gialla per 13 altre regioni, vale a dire Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Toscana, Provincia Autonoma di Trento e settori di Piemonte e anche Lombardia.
La giornata odierna è iniziata con temporali che, a partire dalla Campania, si sposteranno via via sulle altre regioni del meridione.
Nel mirino le aree del nord ovest dove molte scuole sono state chiuse. Sulle Alpi Marittime le raffiche di vento sono arrivate a 170 km/h e in soli 12 ore sono caduti 150 millimentri di pioggia, mettendo in ginocchio molte aree del Cuneese e dell'Alessandrino. Tutti i corsi d'acqua hanno subito un improvviso innalzamento: tra i sorvegliati speciali il fiume Toce (Verbano- Cusio-Ossola) e il Lago Maggiore.
Per i danni causati dal maltempo la Provincia di Cuneo ha chiuso tre strade in Valle di Gesso e la provinciale 255 verso il Colle della Lombarda in alta Valle Stura. Le raffiche di vento hanno interessato anche il Friuli Venezia Giulia - alle prese con un'allerta gialla - e in particolare la zona di Tarvisio, con caduta di alberi e parziali scoperchiamenti di edifici. Sospiro di sollievo in Liguria, dove l'Arpal ha deciso di abbassare il grado di allerta da arancione a gialla per lo spostamento della perturbazione che lentamente sta lasciando la regione. Sono però proseguiti i venti fortissimi (fino a 150 km/h) insieme a temporali e piogge, soprattutto su Genova e La Spezia, che anche in questo caso hanno fatto salire il livello dei corsi d'acqua. A Ventimiglia un migrante è rimasto bloccato in tarda mattinata alla base di un pilone dello svincolo dell'autostrada per il rapido innalzamento del fiume Roja. Anche la Toscana è stata interessata da temporali, venti sostenuti e mareggiate. In Campania sono attesi nelle prossime ore temporali con fulmini e possibile caduta di grandine.
Intanto il vento di scirocco ha reso difficili i collegamenti marittimi del Golfo di Napoli, con cancellazioni per Ischia e Procida. Il maltempo ha interessato anche gran parte delle regioni meridionali: per l'allerta meteo e i venti forti in Puglia è stato rinviato a domenica il concerto di Claudio Baglioni previsto all'Arena della Vittoria a Bari. Quadro diverso in Sicilia, dove si sono contati decine di roghi un po' in tutta l'isola per colpa dello scirocco che ha costretto agli straordinari vigili del fuoco, forestali e volontari della protezione civile. In tutto sono stati 25 gli incendi: 8 in provincia di Palermo, 7 a Catania, 6 a Messina, 3 ad Agrigento e uno a Caltanissetta.
A Villafranca Tirrena, in provincia di Messina, le fiamme hanno lambito il centro abitato e il sindaco ha chiuso scuole, asili e strutture sociali. L'autostrada A19 Palermo-Catania ha subìto in giornata una chiusura a causa di un incendio, con lunghe file di auto in entrambe le direzioni. Nella zona tra Cefalù, Termini Imerese e Trabia sono intervenuti 4 canadair per spegnere le fiamme. In serata tra il confine con la Francia e Taggia si è verificato un serpentone di 32 km di coda che ha interessato l'Autostrada dei Fiori, il tutto a causa di uno scontro tra un Tir e un'auto che ha provocato lo sversamento sul manto stradale di una vasta chiazza di gasolio.