Le intenzioni della famiglia sono di portarlo a Superga. Dopo la morte di Vittorio Emanuele di Savoia è il figlio, il principe Emanuele Filiberto, a prendere in mano le sorti della casa reale. «Eravamo preparati da tempo, è una notizia che ci addolora molto. Quella del principe Vittorio Emanuele è stata una vita decisamente sfortunata, massacrato per tutta la vita; purtroppo da buona parte della stampa ogni cosa che ha fatto è stata utilizzata a suo danno», ha detto all'Adnkronos il capitano di vascello Ugo D'Atri, presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon.
La scelta di Superga
«Ricordo quando nel 2006 venne arrestato e poi si è scoperto che non c'era niente sotto, e poi la morte del ragazzo tedesco per un colpo di pistola, mentre il principe aveva in mano un fucile e non poteva essere lui - continua - Eppure nell'immaginario collettivo è stata sempre colpa sua. Nessuno si è mai posto il problema di quanto abbia sofferto, se non chi stava intorno a lui, come noi Guardie d'Onore. Ha avuto nella vita meno di quanto meritava, è nato in una reggia, doveva diventare Re e poi a 9 anni è stato mandato in esilio che si è protratto per 57 anni, gran parte della sua vita. Una cosa medievale, inumana, anacronistica, assurda nel XX secolo». «Il principe Emanuele Filiberto mi ha chiamato un'ora fa - aggiunge il presidente D'Atri - dicendo che le intenzioni della famiglia sono di portarlo a Superga».
Dove sono sepolti i Savoia
Solo tre dei reali appartenenti al casato dei Savoia sono sepolti al Pantheon a Roma: si tratta di Vittorio Emanuele II detto «il re galantuomo»; del re Umberto I assassinato a Monza nel 1900 e della Regina Margherita sua consorte, che morì nel 1926.
Chi è sepolto a Superga
Venti dei Savoia sono invece sepolti nella Basilica di Superga, sul colle a nord-est di Torino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi che assediavano Torino nel 1706. Nel 1732 fu sepolto lo stesso Vittorio Amedeo II, nel 1773 Re Carlo Emanuele III, nel 1793 re Vittorio Amedeo III, nel 1824 Re Vittorio Emanuele I, nel 1849 Re Carlo Alberto, promulgatore dello Statuto Albertino. E in seguito principesse, duchi e conti.
Il santuario di Vicoforte
Al Santuario di Vicoforte, a Mondovì (provincia di Cuneo), è stata traslata la salma del re Vittorio Emanuele III, accanto alle spoglie della moglie Elena di Savoia. È stato sepolto lì anche Carlo Emanuele che avrebbe voluto che Vicoforte fosse il santuario di casa Savoia.
La Sacra di San Michele
Nella Sacra di san Michele, sempre in Piemonte, sono sepolti Tommaso I (1233) e altri 28 principi sabaudi tra i quali il Cardinal Maurizio (1657).
L'ultimo re nell'abbazia di Altacomba
Nell’abbazia di Altacomba, nella Savoia francese, sono sepolti conti e duchi di Savoia, l’ultimo re d’Italia Umberto II morto nel 1983, e Maria José sua consorte. Il capostipite della dinastia, Umberto I, è stato seppellito nel 1048 nella Cattedrale di San Giovanni di Moriana, in Francia. In Kenya dal 1942 riposa Amedeo III, duca d'Aosta e viceré d'Etiopia. Nella Cattedrale di Torino ci sono quattro Savoia: Oddone (1451), Amedeo VIII, Emanuele Filiberto, Carlo Emanuele II. Ma non è finita qui, perché poi ci sono altri luoghi di sepoltura in Italia ma anche all'estero: il sacrario militare di Redipuglia, la chiesa di S. Andrea al Quirinale a ROma, il tempio ossario di Bassano del Grappa, e il castello di Kronberg dove è stata seppellita Mafalda di Savoia Langravia d’Assia, morta nel lager di Buchenwald.