Officine San Carlo: al via «Chef&Co. – I mestieri della tavola» a cura di Licia Granello

Un ciclo di cinque incontri per raccontare la cultura del cibo, a partire dal 7 maggio con ospite Marianna Vitale

Chef&Co I mestieri della tavola alle Officine San Carlo
Chef&Co I mestieri della tavola alle Officine San Carlo
Sabato 4 Maggio 2024, 13:35
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Per la prima volta al San Carlo il mondo del food incontra quello del teatro in un connubio affascinante e goloso. “Chef&Co. – I mestieri della tavola” è il progetto a cura di Licia Granello, nato per raccontare la cultura del cibo, dando voce a chi la vive ogni giorno nel proprio lavoro.

Protagonista del primo incontro, martedì 7 maggio dalle ore 10:00 alle 13:00, Marianna Vitale, stella Michelin nel suo ristorante “Sud” di Quarto, cuore dei Campi Flegrei.

Palcoscenico per l’inedito format sarà Officine San Carlo, la fabbrica urbana della creatività nata dalla riconversione degli ex stabilimenti Cirio sul porto industriale di Vigliena, nella circoscrizione di San Giovanni a Teduccio.

Classe 1980, napoletana di Porta Capuana, cresciuta dietro i grembiuli della nonna e del papà (cuoco di mestiere), Marianna non ha scelto tra studio e cucina fin dopo la laurea in letteratura spagnola, con primo impiego quasi obbligato nel settore turistico. Il destino ha la faccia buona e le pentole sapienti di Lino Scarallo, chef stellato di Palazzo Petrucci, che la chiama a lavorare con sé.

Nel super ristorante di piazza San Domenico, la guida turistica cede il passo alla cuoca che verrà.

Nel 2009 la scelta, coraggiosa e visionaria, è quella di aprire un ristorante gourmet, “Sud” nel comune di Quarto, ai margini dei Campi Flegrei. Insieme a lei, il marito sommelier Pino Esposito. Sembra un azzardo giovanile: invece, dopo appena due anni arriva la stella Michelin, irrobustita da una lunga scia di premi. Oggi, oltre a Sud, Marianna gestisce “Angelina – tavola calda moderna” a Bacoli e Pozzuoli e, sempre a Pozzuoli, il bar “MarLimone”.

La partecipazione è gratuita compilando il form al seguente link: https://www.teatrosancarlo.it/it/PAGES/officina-chef-and-co-i-mestieri-della-tavola.html. Iscrizioni aperte fino al 4 maggio.

Gli incontri verranno aperti da una ricetta d’autore tra letteratura, lirica e teatro letta da Cristina Donadio (7 maggio) e Maria Luisa Firpo (21 maggio) e chiusi dalle improvvisazioni culinario-sonore del Cinquetto: Giuseppe Carotenuto, Salvatore Lombardo, Nicola Marino, Angelo Casoria, Giovanni Stocco (14 e 28 maggio).

Martedì 14 maggio toccherà a Marco Ambrosino, già protagonista della scena gastronomica milanese con “28 posti”, oggi alla guida di “Scotto-Jonno” e “Sustanza”, bistrot e ristorante parte del progetto di riqualificazione urbana della Galleria Principe di Napoli. Martedì 21 maggio il protagonista sarà Giuseppe Iannotti, chef-patron due stelle Michelin nel ristorante “Krèsios” di Telese Terme, oggi anche alla guida di Gallerie d’Italia, nel cuore di via Toledo.

Il ciclo si chiude con due coppie ad alto tasso gourmand: martedì 28 maggio, Gianni Barone e Marcello Fontana, titolari di “Tavolo riservato” di Fuorigrotta, racconteranno in prima persona il mestiere dei maestri pizzaioli, mentre martedì 4 giugno Liberato e Raffaele Cuomo sveleranno le magie dei loro meravigliosi gelati, che richiamano alla gelateria Gabriele di Vico Equense i turisti di tutta la costiera.

L’idea fondante di Chef&Co - I mestieri della tavola è quella del racconto e della trasmissione della cultura del cibo attraverso il dialogo con i suoi protagonisti, a partire dai cuochi. Se il cibo è valore e non merce, allora vale la pena conoscere la storia di chi quel valore lo incarna ogni giorno con il proprio lavoro, dalle stalle alle stelle.

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Cominciare dalle stelle, nel senso di alta ristorazione e affini, significa attrarre maggiormente l’attenzione della generazione Masterchef, indagando le vite e le scelte oltre le mille luci delle telecamere. Storie ispirazionali, condite con le spezie di una ricetta svelata per l’occasione, così da avviare la tessitura di un nuovo rapporto tra arte culinaria e teatro. Un po’ perché sulla scia di quanto succede da anni nel mondo, anche in Italia musei, teatri e palazzi pubblici stanno diventando occasione di esperienze gastronomiche interessanti. Un po’ perché la storia del teatro operistico è letteralmente infarcita di riferimenti alimentari. E infine perché la cucina ha una sua musica, dal pippiare del ragù allo sfrigolio della pancetta, su su fino allo splash dell’acqua della pasta e allo sbatacchiare dei coperchi.

Cinque incontri, raccontati e cucinati. Declinati secondo gli alimenti, ma anche secondo i cinque sensi (tutti assolutamente coinvolti nell’esperienza cibo). Cinque ricette ideate per il Teatro San Carlo, a riempire le prime pagine di un quaderno gastronomico originale ed esclusivo.

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