Arianna Mihajlovic in lacrime a Verissimo ricorda Sinisa: «Non gli ho detto che stava morendo. Vedere il terrore nei suoi occhi mi ha scioccato»

A un anno dalla morte dello sportivo la moglie lo ricorda da Silvia Toffanin

Arianna Rapaccioni in lacrime a Verissimo ricorda la morte di Sinisa Mihajlovic: «Non gli ho detto che stava morendo. Vedere il terrore nei suoi occhi mi ha scioccato»
Arianna Rapaccioni in lacrime a Verissimo ricorda la morte di Sinisa Mihajlovic: «Non gli ho detto che stava morendo. Vedere il terrore nei suoi occhi mi ha scioccato»
Domenica 21 Gennaio 2024, 17:39 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 09:19
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«È stato un anno difficilissimo i primi mesi era scioccata non riuscivo a fare nulla», Arianna Mihajlovic parla a Verissimo della morte del marito a distanza di un anno da quel 16 dicembre 2022. «Ho capito che dovevo andare avanti altrimenti sarei morta anche io l'ho fatto per i miei figli e per onorare la memoria di Sinisa che era un combattente e ha amato la vita». 

Arianna Rapaccioni ricorda il marito morto a Verissimo

Viene mandato in onda un filmato in cui si ripercorre la carriera dello sportivo e la malattia, Arianna non riesce a trattenere le lacrime. «Ci siamo conosciuti che avevo 23 anni, poi ci siamo sposati e abbiamo avuto i figli. E' stato un amore stupendo durato 27 anni sono grata ad aver vissuto la vita con lui» 

La malattia di Sinisa

Sinisa Mihajlovic è morto il 16 dicembre 2022 dopo aver lottato contro una leucemia mieloide. «Eravamo in vacanza in Sardegna e lo vedevo troppo stanco.

Poi ad un certo punto non riusciva piu' a camminare ma in ospedale non hanno capito cosa avesse. Poi è partito per lavoro».

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«Una sera mi ha chiamato e mi ha detto che mi doveva parlare e mi ha detto che aveva la leucemia. Io non sapevo cosa fare e poi gli ho detto che avremo affrontato tutto insieme. Noi eravamo molto forti e pensavo di vincerla. Dopo il primo trapianto lui si era ripreso. Dopo 2 anni e mezzo ha avuto la ricaduta e lì ho capito che lo stavo perdendo e da lì è stato tutto un crollo. I 4 anni di malattia sono stati devastanti. Devo ancora riprendermi da quello che ho visto negli ospedali. I medici hanno fatto il possibile ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. vedere negli occhi di Sinisa il terrore è stato drammatico» 

Il giorno della morte

Uno sportivo Sinisa che non pensava assolutamente di morire. «A Bergamo i medici mi hanno detto che non c'era piu' nulla da fare e nel ritorno a casa lui mi disse "mi spiace non vedere crescere i miei figli". Così abbiamo deciso di non dirglielo». Si è spento il 16 dicembre del 2022. «Eravamo in ospedale e sentivo che se ne stava andando e gli ho detto "ci penso io ai ragazzi" così lui è morto». Ricorda quei momenti: «Non ho mai pianto perché lui si preoccupava per me, ma nel momento in cui è morto sono crollata. Volevo dirgli tante cose ma dovevo essere una roccia e non potevo permettermi di crollare». Poi ricorda: «Due giorni prima di morire mi ha detto Ti amo. Non riusciva mai a dirmelo»

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