Abbagnale junior ricorre al Tar, terza inadempienza da cancellare

Abbagnale junior ricorre al Tar, terza inadempienza da cancellare
Venerdì 3 Giugno 2016, 17:12 - Ultimo agg. 18:21
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Il canottiere azzurro, Vincenzo Abbagnale, ha fatto ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, contro la contestazione della terza mancata reperibilità che ha fatto scattare la sospensione e il deferimento da parte della Procura antidoping del Coni. Il procuratore, Tammaro Maiello, ha chiesto 16 mesi di squalifica per l'azzurro, figlio dell'ex campione olimpico e oggi presidente della Federazione italiana canottaggio Giuseppe Abbagnale. L'udienza innanzi al Tribunale nazionale antidoping, il prossimo 20 giugno. Ricorrendo alla giustizia ordinaria, Abbagnale rischia però di violare la clausola compromissoria che impone ai tesserati di risolvere le controversie all'interno della giustizia sportiva.
Dal canto suo, il pool di legali del canottiere, coordinato dall'avvocato, Enrico Lubrano, ritiene, in base alla legge 280 del 2003, di aver esaurito tutti i gradi sportivi e quindi di essere legittimato a poter ricorrere innanzi al Tar. Se il Tribunale amministrativo dovesse accogliere (prima udienza possibile il 14 giugno) la sospensiva, verrebbe meno l'efficacia della contestazione relativa alla terza mancata reperibilità che ha fatto scattare il deferimento automatico.
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