Da podio il gesto del San Mauro
in ricordo di Mario Riccio

MARIO RICCIO
MARIO RICCIO
di Diego Scarpitti
Giovedì 22 Marzo 2018, 16:15
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Il San Mauro fa 13! Ricco montepremi al giro di boa. Di vincita al Totocalcio, però, neppure l’ombra. Compilano bene la schedina nel girone d’andata i ragazzi di Oreste Di Pasqua e chiudono il primo step della stagione con un risultato da applausi. Nel girone 4 di serie B, dietro Cus Unime e Rari Nantes Crotone, capitan Ciro Natangelo e sodali si acquartierano sul gradino più basso del podio, in coabitazione con l’Etna Waterpolo. E proprio contro gli isolani al PalaCasoria termina 8-8, in perfetta parità. L’unica compagine napoletana del raggruppamento si fa valere e rispettare tra sei formazioni siciliane e due calabresi. «Nessuno avrebbe scommesso su di noi. Finiamo il girone d’andata al terzo posto. Ma non basta: gli altri corrono e noi dobbiamo fare di più, per raggiungere la matematica salvezza. Partita con l’Etna molto intensa e combattuta. Complimenti ai nostri avversari, perché non hanno mai mollato. Ancora una volta abbiamo messo più cuore che testa: questo non va sempre bene» sostiene il tecnico Di Pasqua, al primo anno in cadetteria sulla panchina dei biancoblù.
 
 

Emozionante il pre-gara con lo striscione esposto in tribuna, corredato dallo sventolio di palloncini e applausi incessanti. «Certe luci non si spengono mai…ciao Mario». Il San Mauro dedica un pensiero affettuoso al 17enne scomparso, allenato nel recente passato da Lorenza Violetti e si stringe fortemente intorno alla famiglia del nuotatore deceduto in un abbraccio caloroso. «Momenti veramente indicibili. Sentita e doverosa la dimostrazione di affetto del numerosissimo pubblico presente in piscina» dichiara il patron Christian Andrè, visibilmente commosso, che si tuffa subito dopo nell’analisi del match «durato 1 ora e 30 minuti, con trentasei espulsioni, cartellino rosso per i due allenatori, innumerevoli interruzioni di gioco. Sicuramente responsabilità  delle squadre ma, senza alcun dubbio, del direttore di gara». Sul banco degli imputati la conduzione arbitrale del signor Buonpensiero. «Non è questione di un solo arbitraggio ma concettuale e tecnica. Fino a quando gli arbitri continueranno a premiare le simulazioni, le sceneggiate, gli strappi, favorendo queste azioni e penalizzando chi le subisce, che invece dovrebbe essere tutelato dal regolamento e da chi lo deve far applicare, le partite diventeranno sempre una ricerca continua del non gioco e dello scontro e il livello di tensione si alzerà sempre più» ribadisce il presidente Andrè nella sua disamina. «Maledetta davvero l’abitudine di compensare le decisioni, al fine di non scontentare nessuno. Ad un certo punto abbiamo avuto a nostro favore un'espulsione per brutalità con conseguente superiorità numerica di 4 minuti. Oltre ai nostri limiti caratteriali e tecnici, va sottolineato che quasi mai siamo stati nelle azioni in difesa ad uomini pari, poiché immediatamente veniva fischiata espulsione a loro favore e subito dopo concesso il fallo con l'alzo e tiro, che ci è costato due goal oltre ad un rigore». Il numero uno del San Mauro lancia la sua proposta. «Organizzare un tavolo, video e regolamento alla mano, con gli attori in gioco chiamati a dire la loro e a confrontarsi per il bene del nostro sport». Entrambi i portieri, Principe e Presenti, sugli scudi. Parziali di 2-2, 1-0, 4-5,1-1. Doppiette di Esposito, Natangelo e Bernaudo, gol di D’Avino e Muscerino (nelle foto di Andrea Selcia). San Mauro sul +2 nel terzo tempo ed Etna abile ad andare avanti in 2’30” e a sfruttare il calo fisico e mentale dei padroni di casa. «Avremmo dovuto vincere l’incontro anche se avevamo fuori 4 o 5 giocatori. Speriamo in futuro di non ripetere più certi errori» chiosa Andrè. Sabato 24 marzo il San Mauro riceve tra le mura amiche la Waterpolo Catania terzultima a 9 punti da non sottovalutare.
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