De Rossi: «Il Torino è la peggior squadra da affrontare dopo 120' in Coppa. Il Brighton? De Zerbi è un genio»

«Smalling sta bene, sono felice di Lukaku»

De Rossi: «Il Torino è la peggior squadra da affrontare dopo 120' in Coppa. Il Brighton? De Zerbi è un genio»
De Rossi: «Il Torino è la peggior squadra da affrontare dopo 120' in Coppa. Il Brighton? De Zerbi è un genio»
di Gianluca Lengua
Domenica 25 Febbraio 2024, 11:09 - Ultimo agg. 19:02
7 Minuti di Lettura

Daniele De Rossi si approccia alla partita contro il Torino con la consapevolezza di trovare davanti a sé una squadra ostica: «Il Torino di Juric è la peggior squadra da affrontare dopo 120 minuti, abbiamo tanti giocatori e ci faremo trovare pronti. Hanno un rendimento difensivo da Champions, è una grande realtà». Un commento poi sul sorteggio di Europa League: «Il Brighton male a tante big in Inghilterra, è un allenatore che stimo e a cui voglio bene. De Zerbi mi ha messo a disposizione i dati, gli allenamenti, le conoscenze, una parola di conforto quando mi hanno esonerato, le nostre figlie si vedono a Londra nei Roma club a vedere le partite della Roma e sono diventate amiche. Penso sia un genio». Ecco la conferenza integrale di Daniele De Rossi alla vigilia di Roma-Torino. 

Come sta la squadra? Qualcuno oltre a Llorente non è riuscito a recuperare?

«La squadra sta bene di testa, siamo tutti molto contenti. C’è entusiasmo, si sta bene dentro lo spogliatoio quando vinci una partita con così tanti pathos. Ci sarà uno strascico perché abbiamo corso e giocato tanti minuti. Qualche cosa la pagheremo o comunque dovremo cercare di non pagarla facendo delle scelte. Non sono tantissimi i giocatori che si sono allenati, ieri abbiamo fatto poco e nulla. Chi aveva giocato 120 minuti ha fatto poco, oggi vedrò come stanno gli altri in allenamento».

Come si aspetta il Torino?

«Sono squadre difficili da affrontare, meno difficili da inquadrare. Hanno un’identità precisa, Juric è un grande allenatore. È uno dei primi che sono andato a spiare, con il suo permesso, all’epoca era a Verona e mi ha aperto le porte. Il Torino di Juric è la peggior squadra da affrontare dopo 120 minuti, abbiamo tanti giocatori e ci faremo trovare pronti. Hanno un rendimento difensivo da Champions, è una grande realtà, ho un bel rapporto con suo vice e sarà una bella sfida». 

Roma-Torino, De Rossi studia una nuova squadra: domani riposano Dybala e Pellegrini

Teme l’effetto collaterale dopo la lunga partita con il Feyenoord?

«L’anno scorso non ricordo che calendario ci fosse, se trovi Juve e Inter è più difficile.

Sarà una partita tosta. Non mi parlate di sbornia. Se sarà tosta perché entreremo con la testa sbagliata vuol dire che ho fatto tutto male. A Frosinone ho detto che era un discorso tattico, due volte di seguito no. Voglio vedere l’atteggiamento di una squadra motivata, con grande intensità, perché ogni partita è della vita. Per me che la vivo da poco tempo, dobbiamo correre, non possiamo fermarci. Avessi vinto la Coppa e l’ultima di campionato capirei l’appagamento, ma abbiamo passato i sedicesimi e dobbiamo giocare altre mille partite per arrivare in fondo. È bello festeggiare quelle serate, è bello godersele ma un’ora, due ore, dodici ore, ma adesso c’è da preparare la partita e se la squadra entra ubriaca di felicità vuol dire che l’allenatore ha fatto un lavoro pessimo in questi giorni. Il turnover? Qualcuno verrà cambiato. C’è stata una mezzora di campo in più, i rigori danno una sorta di stress emotivo e fisico. Di solito dico che non so la formazione e ovviamente la so, oggi voglio capire come stanno i ragazzi, ho parlato con loro e tutti mi dicono che stanno bene e devo capire però se riescono a fare una partita dispendiosissima come si fa in tutte le partite contro Juric». 

C’è un atteggiamento sempre diverso tra primo e secondo tempo, con il Verona, col Cagliari, con l’Inter e con il Feyennord l’altra sera e anche a Rotterdam c’è un diverso atteggiamento, una diversa voglia e gamba. Da cosa dipende? Ha cambiato qualcosa dal punto di vista fisico?

«Qualcosa avremo cambiato perché ogni allenatore porta la sua metodologia. Abbiamo fatto sette partite, a Cagliari abbiamo fatto un ottimo secondo tempo, a Frosinone abbiamo fatto meglio il secondo tempo del primo. A Salerno forse abbiamo fatto meglio il secondo tempo che il primo, a Rotterdam abbiamo pareggiato la partita nel secondo tempo e sofferto negli ultimi 10/15 minuti. Con Frosinone abbiamo fatto meglio nel secondo tempo. La domanda che mi ha fatto si può leggere anche in un’altra maniera: fate veramente nel primo tempo, siete proprio bravi, ma che hai cambiato nel riscaldamento e nella preparazione che partite così forti? Nel calcio ci sono anche gli avversari e anche forti. Non so se avete analizzato che squadra ha il Feyenoord, il valore di certi giocatori, le future destinazioni di certi giocatori. È una squadra forte, come l’Inter. Non puoi fare 90 minuti come hai fatto. il primo tempo contro l’Inter. Hanno preso le squalifiche per come si sono arrabbiati nel fine primo tempo perché non erano abituati a subie così tanto. Nel secondo tempo sono entrati in campo e ci sono squadra che possono decidere: adesso gioco io. Non deve succedere, dobbiamo migliorare, ma non credo sia una una cosa fisica, perché altrimenti non avresti avuto l’occasione al 120’ e al calcio d’angolo dopo. Poi ovviamente ci sono stati momenti in cui il Feyenoord ha spinto un pochino, ma l’obiettivo mio è fare tutti i 90’ come abbiamo fatto il primo tempo con Inter, Feyenoord, Cagliari. Cu vuole lavoro, tempo, qualità di allenatore e giocatori. Chissà, magari un domani ci arriveremo, per come siamo dopo 40 giorni di lavoro non sono preoccupato, soprattutto non sono preoccupato della metodologia di lavoro, perché noi abbiamo una cosa che voi non avete e cioè i numeri, le prestazioni, le condizioni, di accelerazioni, di scatti per l’alta intensità, di distanza. E c’è poco da essere preoccupati». 

Roma-Torino: dove vederla in tv e streaming, orario e probabili formazioni

Quali sono le condizioni di Smalling? 

«Sta bene. Sappiamo che non può fare 90 minuti, abbiamo questa convinzione e stiamo cercando se è meglio partire da panchina oppure iniziare subito e poi cambiarlo. Lo vedo più sciolto nei movimenti e nella corsa. È una motivazi

Cosa pensa del sorteggio di Coppa? 

«Mi hanno chiesto la squadra che non vuoi e ho risposto il Brighton. Fa male a tante big in Inghilterra, è un allenatore che stimo e a cui voglio bene. De Zerbi mi ha messo a disposizione i dati, gli allenamenti, le conoscenze, una parola di conforto quando mi hanno esonerato, le nostre figlie si vedono a Londra nei Roma club a vedere le partite della Roma e sono diventate amiche. Penso sia un genio, può piacere di meno, ma ha porta qualcosa di totalmente nuovo. Lo seguo, non troppo, perché non puoi scimmiottare chi è geniale. Ma lo ritengo uno di quegli allenatori che ha cambiato qualcosa e che tutti gli altri cercano di imitare. Un rispetto professionale, al di là dell’amicizia». 

Ha parlato con Lukaku dopo il rigore? Può partire titolare domani e potrà giocare in coppia con Abraham?

«Il giorno che sono arrivato qui e mi sono presentato ai giocati e ho visto Lukaku e Abraham vicini ho detto che vorrei farli giocare insieme. Idea che deve essere lavorata, allenata, studiata. Andremo verso un periodo in cui dovremo capire come sta Tammy, è un’idea che mi piace ma non è una certezza. Ora c’è Azmoun come vice attaccante, ma l’idea mia è giocare con una punta e sfruttare più la trequarti o le fasce. Il momento di Lukaku è di grande gioia, il rigore sbagliato nemmeno lo abbiamo toccato. Al 120’ ha fatto 50 metri di scatto, ha dribblato e fatto praticamente gol se non era per un miracolo del portiere. Se continuerà così il gol lo farà, poi se gli attaccanti non segnano per un paio di partite si avviliscono, lui ha segnato contro il Feyenoord all’andata quindi non potrei essere più contento di tutto». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA