Posillipo-Nuoto Catania 7-9, rossoverdi ai playout

E ora gli spareggi per conquistare la salvezza

Il tecnico rossoverde Pino Porzio
Il tecnico rossoverde Pino Porzio
di Diego Scarpitti
Sabato 20 Aprile 2024, 21:14 - Ultimo agg. 21 Aprile, 15:14
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Disastro rossoverde. Sabato 20 aprile 2024 sarà ricordato (in negativo) negli annali del glorioso e vincente Sodalizio napoletano. E’ stato toccato il punto più basso dal 1980 ad oggi. Sfuma la salvezza diretta alla Scandone e per la prima volta il Posillipo finisce ai playout. Un vero smacco per il Circolo Nautico fondato nel 1925 e che si appresta a celebrare il Centenario.

C’è rabbia, delusione, incredulità. Mai un risultato così nefasto, mai un epilogo così sciagurato. Una lunga tradizione di successi sporcata da una macchia clorata. Dai playoff guadagnati sul campo (19 punti) con Roberto Brancaccio in panchina e il mancato ricorso contro una «sentenza assurda» ad un finale di stagione disastroso a dir poco.

Piove sul bagnato. Passano nuovamente gli etnei nell’impianto di Fuorigrotta e la settima giornata del round retrocessione tra Posillipo e Nuoto Catania finisce 7-9 (parziali di 2-4, 1-1, 2-1, 2-3). In tribuna Carlo Silipo, ct del Setterosa qualificato alle Olimpiadi di Parigi, Stefano Postiglione, capitano del primo scudetto e attuale presidente del collegio dei probiviri. E poi il presidente Aldo Campagnola, il vicepresidente amministrativo Filippo Smaldone, e Federico Grassi, patron del Napoli Basket.

 

Cronaca. 22 secondi e si parte subito con un rigore in favore del Posillipo: il primo vantaggio è firmato dall’attaccante mancino Filip Radojevic (1-0). Gli ospiti colpiscono la traversa. Il catanese Emiliano Aiello raddoppia (2-0). Eugenio Russo sfrutta la superiorità numerica, complice l’espulsione temporanea di Mattia Rocchino, e accorcia (2-1). Pareggia Valerio Nicolosi con l'uomo in più (nel pozzetto va Giuliano Mattiello): 2-2. La beduina di capitan Giorgio Torrisi trova pronto il salernitano Roberto Spinelli. Gli isolani passano a condurre con Federico Gulisano in superiorità numerica: 2-3 (ai box Marko Tubic). Poi il mancino Alessandro Gullotta spedisce la palla gialla sotto la traversa (2-4) a 51 secondi dalla fine del primo periodo.

Padroni di casa sciuponi e poco precisi in avanti: ben 5 occasioni non sfruttate a dovere.

Il secondo quarto si apre con un’altra superiorità non concretizzata da Paride Saccoia, mentre si porta sul +3 il Catania con il centroboa Samuel Slobodien (2-5). Pasticciano i napoletani: la controfuga di Giuliano Mattiello non trova seguito da parte di Ernesto Serino. La palombella del serbo Radojevic lambisce il palo. A 2'30" Pino Porzio dismette la felpa bianca alla Walter Mazzarri. In debito con la fortuna i posillipini. Prima la traversa del numero 10, poi la beduina di Radojevic si scontra con l’opposizione di Francesco Ghiara. Spinelli ci mette una pezza e a 10 secondi dall'intervallo lungo Radojevic piazza il 3-5 su rigore.

Nel terzo quarto la compagine partenopea perviene al pareggio. Agostino Somma porta i suoi a -1 (4-5). Smorzato il tiro del maltese Jake Muscat, così come quello di Mattiello. Timeout di Giuseppe Dato, ma non sortisce effetto. Rocchino la mette dentro (5-5), stavolta sfruttando la superiorità. Muscat guadagna il penalty, cagionato dal fallo di Mattiello, ma Spinelli para la conclusione dai cinque metri. Ci prova ancora Rocchino: debole la sua sortita. Palo di Slobodien (con Saccoia nel pozzetto). Centra due traverse l'ex Nicola Cuccovillo, Eugenio Russo fissa, invece, il nuovo vantaggio (5-6). Spinelli controlla Giorgio Torrisi e Somma coglie la traversa.

Ultimi otto minuti. La fiondata di Riccardo Torrisi vale il 5-7 dopo 1'01". Sfortunato Mattiello, stoppato Rocchino. Timeout per i padroni di casa sull'espulsione di Samuele Catania. Somma piazza il 6-7 (a 4'25"). Porzio si spende il suo ultimo timeout a 4'03". Radojevic sfiora il palo. Dato chiama interruzione tecnica (2’47”). L’attaccante Samuele Catania per il 6-8 a 2'33" e Valerio Nicolosi per il 6-9 a 26 secondi dallo scadere fanno calalare definitivamente il sipario. A poco serve la rete di Cuccovillo a 11 secondi (7-9).

Il Posillipo paga una preparazione atletica «poco lungimirante». Solito tallone di Achille le superiorità numeriche (3/14). «Ci siamo bloccati, prendendo un parziale di 5-2. Abbiamo subìto troppo la pressione e commesso ingenuità in tutte le situazioni di gioco», dichiara il tecnico Porzio. «Dobbiamo assumerci la responsabilità delle superiorità numeriche», avverte.

«C’era tutta la possibilità di fare risultato. Siamo arrivati sul 5-5, Spinelli ha parato il rigore, però abbiamo dimostrato di avere poca personalità. Peccato non aver dato una soddisfazione ai tifosi presenti alla Scandone», afferma il coach rossoverde. Molto più di una sensazione lo scollamento evidente tra l’allenatore e lo spogliatoio.

E ora il derby campano con la Check up Rari Nantes Salerno. «Sono sfide dirette dove pesa il fattore emotivo. Dobbiamo lavorare sugli aspetti tecnici, fisici e sulla testa», conclude Porzio (nelle foto di Pierpaolo Capano).

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