Cala il gelo sullo stadio Arechi. E non solo per la temperatura invernale che fa battere i denti. Perde 2 a 1 la Salernitana di Pippo Inzaghi che colleziona l’ennesima sconfitta contro il Bologna di Motta, in casa. Il primo pericolo per la Salernitana si fa concreto dopo cinque minuti con il Bologna che tenta di portarsi avanti sfruttando lo spazio lasciato libero dalla difesa granata.
Stessa “prateria” che si apre al minuto numero 9 e che porta subito al vantaggio dei rossoblù: troppo facile per Zirkzee spiazzare Costil dopo il tentativo di Posch deviato e finito sui piedi del 9 che trova semplicissimo finalizzare e mettere la palla in rete. La Salernitana è in bambola e si becca anche i fischi dell’Arechi che conta – nonostante il freddo – 16mila spettatori.
Inzaghi prova a cambiare le sorti del match: richiama Lovato in panchina e cambia modulo in corsa con l’ingresso di Tchaouna. E’ il Bologna che continua a tenere le redini del gioco mentre la Salernitana rimane tramortita e rientra negli spogliatoi in svantaggio. Alla ripresa – complice l’ammonizione – Mazzocchi fa spazio a Daniliuc. Gli errori granata sono (quasi) elementari ma pesano su una partita compromessa da subito e che non vede la voglia della Salernitana di alzare la testa per provare a cambiargli destino.
Scocca l’ora anche di Simy e Maggiore al posto di Legowski e Ikwuemesi. Gli undici di Motta, intanto, provano a confezionare il terzo gol ai danni dei padroni di casa ma Ferguson è sfortunato e trova il palo alla destra di Costil a fare da muro. Intanto all’Arechi al minuto 20 cala il silenzio: i tifosi ritirano bandiere e striscioni e rinunciano a tifare per il resto della partita lasciando nel gelo tutti. Tantissimi lasciano anzitempo gli spalti ma alla mezz’ora arriva il gol di Simy a tirare su gli animi. Ma non basta a far rientrare la “protesta” degli ultras della Bersagliera. Intanto un gruppo di tifosi si apposta all’esterno dell’area riservata alla tribuna per protestare contro i giocatori.