Sprofondo Salernitana, Sousa: «Serve un successo per riaccenderci»

L'allenatore non perde la fiducia, ma il match con l'Inter può già essere decisivo

Sprofondo Salernitana, Sousa: «Serve un successo per riaccenderci»
Sprofondo Salernitana, Sousa: «Serve un successo per riaccenderci»
di Alfonso Maria Avagliano
Giovedì 28 Settembre 2023, 09:59
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Da quando la Salernitana è tornata in Serie A, almeno una volta a stagione c'è una fase che si ripresenta. Quella della panchina che scotta o traballa, delle riflessioni sul futuro e degli esami-verità. Rischia di ripresentarsi concretamente in occasione della partita con l'Inter se Paulo Sousa dovesse fallire ancora. La sconfitta di ieri ha ridato ossigeno all'Empoli che raggiunge i campani a quota 3 punti in 6 giornate, al penultimo posto davanti al Cagliari (ko ieri col Milan). È contenta la proprietà granata? Domanda retorica. Iervolino non gradisce l'involuzione nelle prestazioni e soprattutto il digiuno di vittorie che in A sale a sette match, considerando l'ultima curva dello scorso torneo. Subito dopo quella di ieri, il presidente ha avuto un lungo confronto telefonico con i dirigenti. In particolare l'ad Milan, che era in Toscana al seguito della squadra, si è accomodato su una delle panchine, ha inforcato gli occhiali e ha composto il numero del patron. Al Castellani-Computer Gross Arena c'era ovviamente anche De Sanctis. Non si pensa all'esonero, per il momento. La sensazione è che la gara contro i nerazzurri potrebbe però diventare decisiva per la permanenza o meno del portoghese. Che quasi conferma.

«I risultati orientano sempre ciò che si pensa di chiunque ha detto in sala stampa Non sono diverso da quando sono arrivato, la rosa è più o meno quella: insieme abbiamo fatto partite straordinarie ottenendo soddisfazioni importanti. Sono convinto che già sabato possiamo rimetterci in carreggiata».

Il ko di Empoli può intaccare irrimediabilmente la fiducia in un ambiente già provato da tante altre vicende (il caso Dia è solo punta dell'iceberg)? «Ci sono situazioni che incidono all'interno di un gruppo, non tanto sulla mentalità quanto sull'energia che si era costruita e che porta a vincere ogni duello, a far andare in rete un pallone quando sbatte prima sul palo, talvolta a fare risultato senza giocare bene. Da quando è iniziata la stagione tante cose hanno influito. La serenità è data dalla sinergia tra tutte le componenti, che conduce ai risultati. Dobbiamo ritrovare tutto ciò: una vittoria ci riporterebbe a fare quanto fatto in precedenza, darebbe fiducia e non dubbi», l'eloquente risposta di Sousa. Per ora è la peggior Salernitana della sua gestione. «Concordo, la prestazione più brutta in assoluto. Abbiamo sbagliato tutti, siamo stati lenti e non abbiamo avuto qualità e sostanza messe contro il Frosinone aggiunge Avevamo intenzione di attaccare gli spazi esterni ma ci siamo riusciti solo nella seconda frazione, quando siamo riusciti a superare la prima linea di pressione spingendo l'Empoli verso la propria area, pur senza essere così tanto incisivi nell'ultimo terzo. Gli azzurri sono stati determinanti in contropiede per velocità e attacco della profondità. Nel primo tempo abbiamo consegnato troppi palloni agli avversari e insistito solo su un corridoio, anche quando affollato. Il risultato è stato che i difensori avversari rubavano sistematicamente palla».

L'ultima esortazione di Iervolino non ha avuto effetti e così la Salernitana ha cominciato a gridare un preoccupante «indietro tutta». Ieri sugli spalti c'era anche Leonardo Semplici. Una coincidenza. Vive nella vicina Firenze, però prima di Sousa fu vicinissimo a prendere il posto di Nicola a gennaio. Il tecnico liquida osservazioni su presunte diversità di vedute con la società («L'equilibrio c'è sempre quando le persone hanno rispetto e fiducia tra loro e questo nella Salernitana esiste»), fa un passo indietro alla campagna trasferimenti ormai chiusa («Adli è un ragazzo splendido, un lavoratore che ha molta creatività. È il nuovo Zidane anche se deve migliorare molto. Se lo avrei voluto? Di mercato deve parlare il ds, non io») e guarda avanti: «Serve una vittoria per riaccendere il furore».

Ieri l'Empoli l'ha giocata come una finale, la Salernitana no. Contro i nerazzurri dovrà puntare all'opposto. Intanto Andreazzoli gongola: «Menomale che non è entrato il palo di Cabral, sarei stato dispiaciuto per le tante opportunità che abbiamo fallito. Poteva uscire ben altro punteggio. Abbiamo prodotto tanto e mi prendo questo. Io e i giocatori ci siamo divertiti». Il match winner Baldanzi: «Abbiamo sprecato tanto ma siamo felici della vittoria che ci permette un minimo di uscire dal momento duro. Sfida vinta con Pirola? Lo ritroverò in U21 presto, è fortissimo».
 

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