L'Avellino torna subito a correre: sabato sfida decisiva con il Crotone

«È una sconfitta che può far bene, non possiamo più sbagliare».

Lupi in allenamento
Lupi in allenamento
di Titti Festa
Martedì 23 Aprile 2024, 00:05 - Ultimo agg. 07:15
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La calcolatrice va buttata, i numeri e gli incroci messi da parte, la testa liberata quanto più dai pensieri. 

Anche se sarà difficile perché questa ultima partita rappresenta lo specchio di un campionato, quello delle occasioni perse e della vita complicata da soli, ma ora l’Avellino sa che non avrà un’altra chances, che i novanta minuti contro il Crotone sono decisivi per il secondo posto, che non ci sono altre possibilità se non quella di vincere. 

Gli incroci per arrivare al traguardo non contano, come non conta il risultato del Benevento che sarà impegnato a Catania, altra squadra come tante che ha bisogno di un successo per sperare ancora negli spareggi. 

«È una sconfitta che può far bene, perché ci fa capire che non possiamo più sbagliare, che non ci sono altre alternative.

Esattamente come nei play off e dunque reagire è l’unica strada».

Marco Armellino ha parlato da vero leader a Taranto: quando c’è una difficoltà o una emergenza ci mette la faccia, sceglie le parole da usare come vicinanza e sostegno per esempio. 

«Chiediamo ai tifosi di essere allo stadio sabato, proprio come successo con il Benevento perché abbiamo bisogno di loro più che mai in questi ultimi 90 minuti».

Chi si aspettava però qualche iniziativa particolare da parte della società di Angelo D’Agostino è rimasto deluso. Nel comunicato della prevendita emanato ieri pomeriggio è emerso che i prezzi sono sempre gli stessi.

Tredici euro per la Sud (ridotto 10 euro, ridotto under 12, 7 euro), 20 per la Terminio (ridotto 15 ero, ridotto under 12, 10) e 25 per la Montevergine Laterale (ridotto 20 euro, ridotto under 12, 15 euro) con un aumento di 3 euro il giorno del match.

I biglietti ridotti sono riservati riservato agli Over 65 (nati prima del 31/12/1958), agli Under 20 (nati dall’ 1/1/2003 al 31/12/2010) e alle donne.

I botteghini apriranno oggi dalle 15 alle 19. I tagliandi potranno essere acquistati anche presso i botteghini del circuito Go2.

Intanto, la squadra ieri mattina è tornata ad allenarsi dopo essere rientrata in tarda notte dalla Puglia. 

Porte aperte solo per questa seduta perché da oggi si torna a lavorare al chiuso, lontano da occhi e orecchie indiscrete. Scarico per chi ha giocato dall’inizio, poi spazio alla parte atletica, tiri in porta e partitella nel finale.

Sguardi bassi e nervosi, poca voglia di parlare e concentrazione massima, con una serie di interrogativi che sono tutti nella testa di Michele Pazienza

Uno di questi riguarda i diffidati che sono tanti: basta una ammonizione per dire addio alla prima gara dei playoff.

Nella lista dei diffidati ci sono Tommaso Cancellotti, per esempio che è il difensore più cattivo con ben 13 cartellini gialli in 33 gare, Cosimo Patierno e Lorenzo Sgarbi, arrivati alla soglia del nono cartellino il primo in 26 presenze e il secondo il 32, nonché Michele Rigione, Paolo Frascatore, Jacopo Dall'Oglio, Gabriele Gori, Fabio Tito e Manuel Ricciardi che sono tutti fermi a 4 gialli. 

Ma quello che si chiede il tecnico è anche se variare, cambiando qualche pedina o puntare ancora sugli stessi uomini, dando per esempio di nuovo spazio a Sgarbi dall’inizio al posto di un apatico Gori, e forse quello su cui dovrà lavorare sarà la cattiveria, che è mancata allo Iacovone e non solo.

«Sicuramente abbiamo fatto un passo indietro - ha ammesso l’allenatore - rispetto alle ultime prestazioni, ma non sotto il punto di vista della personalità, dell’impegno. In questa categoria non si può abbassare mai il livello dell’attenzione, della cattiveria, perché altrimenti si va incontro a queste partite, contro un avversario ben messo in campo e che ha fatto una grandissima partita».

Le analisi di Pazienza sono sempre oneste dal punto di vista intellettuale ma alle parole, sabato più che mai, devono seguire i fatti perché il tempo, stavolta è davvero finito e non conquistare il secondo posto potrebbe avere un contraccolpo psicologico pesantissimo al quale nessuno vuole pensare, neppure per un attimo.

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