Calciomercato Napoli, priorità ai difensore e al rinnovo di Kvaratskhelia

Salgono le quotazioni di Pioli ma ADL aspetta Conte

David Hancko
David Hancko
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 17 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:30
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La classifica è orrenda e Francesco Calzona vuole cambiare rotta. Sa che il suo destino è segnato, perché l’Europa è lontana e solo quella gli darebbe qualche chance di restare alla guida del Napoli. Non si sente offeso dal fatto che De Laurentiis abbia già iniziato a pensare a un futuro senza di lui. I patti, all’arrivo, sono stati chiari: a fine stagione Ciccio tornerà a fare il ct della Slovacchia. Anche se un bel po’ di club iniziano a sondare la sua disponibilità. De Laurentiis sta stringendo il cerchio sull’allenatore della ricostruzione: è pronto ad aspettare ancora a lungo Antonio Conte ma pensa che alla fine non cambierà idea e dirà di no, come a ottobre e a gennaio. Cosa che fino ad adesso non è ancora avvenuta, perché il tecnico leccese è assai colpito dalle attenzioni del presidente del Napoli. Se - ha raccontato - ha capito troppo tardi che Spalletti sarebbe andato via, stavolta non ha alibi. Può scegliersi il tecnico già adesso. E quindi ecco che dopo i sondaggi di gennaio con Stefano Pioli, se ne prepara un altro molto più approfondito se il Milan dovesse decidere di rompere col tecnico emiliano. Pesa sulla decisione il verdetto di domani sera all’Olimpico ma anche il derby-scudetto con l’Inter. Peraltro, al Milan non hanno preso molto bene il fatto che per il secondo anno di seguito i rossoneri siano stati surclassati da chi, poi, ha vinto lo scudetto. Ibrahimovic spinge per lo strappo. Se Pioli va a spasso, De Laurentiis inizierà a fare sul serio. Con il tempo che passa, le sue quotazioni sono molto cresciute. E hanno raggiunto quelle di Vincenzo Italiano, il prescelto. Il punto è che è molto tentato: in primis, perché senza il veto di Rocco Commisso dell’anno scorso, sarebbe stato lui l’erede (designato anche dallo stesso Lucianone) di Spalletti. 

I dubbi 

Il punto è che quello che va costruito è un Napoli profondamente differente da quello dell’estate passata: un conto sarebbe stato gestire il dopo-scudetto, un altro quello che si annuncia come un autentico anno zero. Per questo Pioli ha da tempo un certo fascino: ha vinto lo scudetto, ha affrontato un bel po’ di grane ambientali e ne è uscito fuori sempre a testa alta. Un pensiero che rincorre da gennaio. Vedremo quello che succede. Di certo, il Napoli avrà un allenatore già a maggio, il giorno dopo la fine della stagione. Conte vuole un ingaggio da 8 milioni netti (16 lordi) e una carta bianca sul mercato che nel Napoli non sono abituati a dare (pensate, Garcia non è riuscito ad avere neppure uno dei calciatori inseriti nell’elenco di gradimento). De Laurentiis ama fare il mercato, scrutare, valutare e scegliere: con Conte si troverebbe con una lista della spesa ben definita. E poco trattabile. Pioli e Italiano, sotto questo aspetto, sono molto più malleabili. Poi bisogna fare i conti anche con il quarto incomodo, in questo momento in ordine di gradimento. Che è Gian Piero Gasperini.

Il punto è che a Bergamo, nonostante qualche screzio, il trio Gasp, Percassi e D’Amico va avanti da anni. Scovando talenti ovunque. Gasperini sa benissimo che al Napoli è diverso. 

Il mercato 

I difensori, il dopo-Osimhen e il rinnovo di Kvara. Mettete in un frullatore e avrete le priorità di primavera. I centrali devono essere almeno due: il sogno è il ritorno di Kim Min-jae ma è operazione ora faraonica (e c’è la Juventus che ha pure puntato i fari). Più facile, ma sempre molto costosa, la pista che porta a David Hancko del Feyenoord. Nell’Atalanta ci sono Hien e Scalvini, nell’Udinese quel Perez che non è approdato a gennaio per via della richiesta del suo agente di super commissione. Che ora è pronto ad abbassare le pretese. E nel Torino il gioiellino Buongiorno che vogliono tutti e che Cairo non vende per meno di 40 milioni di euro. I 120 milioni che il Psg si prepara a versare verranno investiti per il successore: in ballo Jonathan David e Santiago Gimenez. Ma in partenza c’è anche Simeone (e c’è la suggestione di uno scambio con Ciro Immobile). Senza perdere tempo, tutti al lavoro per il prolungamento di Kvratskhelia: contratto fino al 2028 ad almeno 3,5 milioni di euro di ingaggio (oltre i bonus per assist e gol che non mancano mai). Senza clausola, anche se gli agenti ne vorrebbero una per la Premier. Mamuka Jugeli ha fatto sapere che Barcellona e Psg hanno fatto un sondaggio ma la priorità è il rinnovo con il Napoli. 

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