Antonio Floro Flores, partito dal Rione Traiano, è uno di quei calciatori napoletani che hanno sognato una carriera come quella di Lorenzo Insigne, diventato il capitano del Napoli e una delle stelle della Nazionale di Mancini. Invece, il suo rapporto con il club azzurro - vivaio, il primo ritiro con Zeman nel 2000, pochi mesi dopo l'esordio in A a 17 anni con Mondonico - finì nel 2004 in un ritiro fantasma, quello del Napoli di Gaucci, che aveva allestito la squadra pur senza avere prelevato il titolo del club, fallito, dal tribunale. Fu assegnato a De Laurentiis e cominciò la risalita.
Floro Flores, che quell'anno entrò nella storia delle nazionali perché venne convocato nella Under 21 pur non aveno squadra, ha intrapreso da alcune stagioni la carriera di allenatore. Finora con formazioni giovanili, a 38 anni la prima chance, quella offerta da un club storico come la Frattese che gioca in Eccellenza. I nerostellati di Frattamaggiore, la squadra della città dove è nato Insigne, che da due anni si è trasferito a Napoli ma ha conservato il rapporto con il territorio.
Floro Flores, che nel tempo libero continua a giocare con gli amici (tra questi Francesco Totti, che lo aveva voluto nella sua squadra di calcio a 5), vuole centrare l'obiettivo della promozione in serie D. Il grande sogno resta un giorno poter rientrare, da tecnico, nella grande famiglia del Napoli. Per ora, nei pensieri c'è solo la Frattese. «Sono carico ed estremamente motivato di iniziare questa nuova avventura da allenatore. Nel calcio, come nella vita, le sfide sono stimoli che ti aiutano a crescere, a maturare e che ti mettono quotidianamente alla prova. Non vedo l’ora di iniziare la mia sfida per difendere al meglio i colori della Frattese, sperando di regalare quante più gioie possibili ai suoi anzi ai nostri tifosi. La promessa che mi sento di fare è che darò tutto me stesso per ripagare al massimo l’opportunità che mi è stata data. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare i vertici societari che hanno fortemente voluto la mia presenza. È bastata mezza chiacchierata con il presidente per capire le ambizioni che hanno e per declinare offerte da parte di società di categorie superiori», il messaggio sui social dedicato ai tifosi. Aspettando che un giorno, magari, Insigne vada ad applaudire lui e la sua squadra.
