Mertens torna a Napoli e suona la carica alla squadra

Il re dei bomber a Castel Volturno con il figlio Ciro incoraggia il gruppo e dona la sua maglia a Calzona, che convinse Sarri a farlo giocare centravanti

Mertens e Ciro al campo
Mertens e Ciro al campo
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Giovedì 18 Aprile 2024, 07:18 - Ultimo agg. 17:44
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È tornato a casa, il tempo di disfare i pochi bagagli fatti in fretta e furia per partire e correre a salutare i suoi vecchi compagni ed il suo ex mentore, Ciccio Calzona.

Perché Napoli è casa sua e lui ormai è un napoletano acquisito. Dries Mertens ha approfittato di un giorno di riposo concessogli dal Galatasaray (dopo il poker rifilato lunedì sera in casa dell’Alanyaspor nel campionato turco con tanto di assist vincente) per fare un blitz nella sua terra adottiva. E lo ha fatto con tutta la famiglia: la moglie Kat - che ha subito postato un video a dir poco suggestivo dal terrazzo di casa a palazzo Donn’Anna sul mare di Posillipo - ed il figlioletto Ciro.

Il blitz

Insieme al suo piccolo campioncino, che indossava una maglietta azzurra del Napoli con lo storico numero 14 e la scritta “Ciro” sulle spalle, l’attaccante belga si è fiondato a Castel Volturno per salutare la squadra che intanto si stava allenando agli ordini di Calzona. Mertens è stato accolto a braccia aperte dal Napoli che poco più tardi ha postato anche alcune foto della sua visita nel quartier generale azzurro. Il bomber - capocannoniere di tutti i tempi con la maglia azzurra con 148 gol all’attivo - si è trattenuto a parlare con tutto il gruppo, composto da molti giocatori con cui ha condiviso lo spogliatoio per anni. Facile immaginare che Mertens abbia provato a caricare la squadra in questo rush finale in cui ancora tutto può succedere con i campioni d’Italia che hanno l’obbligo di non lasciare nulla di intentato. Eloquente l’abbraccio con capitan Di Lorenzo ed anche la foto con Osimhen. Tra attaccanti di razza, insomma. Ma a Castel Volturno, Mertens ha ritrovato sopratutto Francesco Calzona a cui il belga deve tantissimo in termini di carriera. E di gol. È stato proprio Calzona, infatti, ai tempi secondo di Sarri al Napoli, ad avere l’intuizione di “provare” e poi trasformare Dries nel falso nove che poi ha portato in dote una caterva di reti con il Napoli. Era l’11 dicembre del 2016 quando Calzona si intestardisce nel suggerire al Comandante di tentare la carta Mertens al posto dell’infortunato Milik.

Sarri raccoglie il suggerimento ed il gioco è fatto. Il giorno dopo a Cagliari Mertens fa il mattatore: il Napoli cala il pokerissimo ed il belga si porta il pallone a casa (tripletta). Sarà l’inizio di una saga fatta di gol in tutte le salse (solo quell’anno tocca quota 28 sigilli) con la maglia numero 14 sulle spalle.

Dries ieri mattina ha regalato a Calzona la maglia numero 10 del Galatasaray, capolista nel campionato turco grazie anche alle sue 5 reti e sopratutto i suoi 13 assist. I due si ritroveranno presto da avversari, su fronti opposti, ai prossimi europei in Germania. La Slovacchia di Calzona, infatti, è stata inserita nello stesso girone del Belgio. Il 17 giugno si stringeranno la mano prima del fischio d’inizio di Belgio-Slovacchia (ore 18). Tant’è. Dopo saluti, convenevoli, cadeau e tanta carica, Mertens ha salutato la truppa azzurra per rientrare a Napoli. Giusto il tempo di gustarsi per qualche ora il mare di Posillipo, circondato dall’affetto di tantissimi tifosi che lo hanno atteso sotto casa per selfie ed autografi, che si riparte per la Turchia.

La squadra

Sponda Napoli, ieri nelle fila azzurre mancava Kvara. Il georgiano ha marcato visita per un virus gastrointestinale. Oggi invece Olivera - fermo per un problema all’adduttore - farà una nuova risonanza ed ha messo nel mirino (almeno) una convocazione per Empoli. Juan Jesus si è allenato regolarmente con il gruppo e si riprende una maglia da titolare.

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