Napoli, la prima prova San Paolo
per Reina, neo portiere rossonero

Napoli, la prima prova San Paolo per Reina, neo portiere rossonero
di Bruno Majorano
Domenica 18 Marzo 2018, 11:11
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Più dei gol di Pandev, Lapadula e Galabinov, il primo pensiero nella testa di Reina sarà l'accoglienza del San Paolo. La prima dopo aver praticamente ufficializzato il suo prossimo trasferimento al Milan. Le visite mediche sostenute a Milano lunedì mattina, infatti, sono come il segreto di Pulcinella: nessuno ne parla, ma tutti sanno che ci sono state. D'altra parte il futuro del portiere del Napoli era già scritto da tempo. Con il contratto in scadenza e la certezza di non rinnovare, aveva solo l'imbarazzo della scelta su quella che poteva essere la sua prossima meta. E così ha scelto il Milan, con il doppio compito di chioccia per Gigio Donnarumma e di sicurezza quando ci sarà da scendere in campo.

Di sicuro quella di oggi non potrà che essere una partita come le altre per Reina, che tornerà al San Paolo dopo i quattro schiaffoni presi contro la Roma, e con la consapevolezza che oggi il suo pubblico sa quello che sarà il suo destino. Lui che a Napoli ha dato e il cuore e che probabilmente lo lascerà. Qualunque sia la sua destinazione futura. Legatissimo a una piazza e a una città che ha sempre ricambiato questo sentimento tanto viscerale. Chissà quale sarà la risposta da parte della tifoseria. Chissà se prima e dopo la partita ci sarà quel solito lungo e sentito abbraccio tra il portiere e le due curve, quelle che lo hanno sempre fatto sentire a casa, anche nei momenti più difficili.

Sarà inevitabilmente una gara speciale, anche perché dall'altra parte ci sarà Mattia Perin, quello che per molti è destinato ad essere l'erede designato dello spagnolo. Il portiere del Genoa, infatti, è entrato da tempo nei radar del Napoli. È stato accostato agli azzurri già un'estate fa, poi gli acciacchi ed i problemi fisici hanno rallentato l'operazione fino a farla definitivamente saltare. Da quando, però, sono iniziate a circolare le voci relative alla partenza di Reina, il nome di Perin è tornato prepotentemente a fare capolino. Sempre in cima alla lista di quelli che potrebbero ereditarne i pali. Quando a gennaio del 2017 arrivò in azzurro Leonardo Pavoletti - migliore amico di Perin - il portiere italiano ci fece più di un pensierino. Più di un messaggio tra i due. «Che mi dici di Napoli?», e l'attaccante gli fece subito capire che sarebbe stato accolto a braccia aperte. In quel caso, però, non se ne fece nulla. Neanche in estate, quando il Napoli si è iniziato a muovere per gettare le basi al dopo Reina.
 
Il direttore sportivo del Genoa, però, ha fatto capire più volte che fino a giugno 2018, Perin sarebbe rimasto il suo portiere. Poi se ne sarebbe potuto parlare. Perché il ragazzo potrebbe giustamente ambire a una piazza importante nella quale mettersi alla prova anche nelle gare internazionali. La concorrenza per la porta del Napoli, però, resta serrata. Da Leno a Rulli, passando anche per Rui Patricio, i nomi sono tanti, ma le quotazioni di Perin sono sempre rimaste altissime. Piace a Sarri e piace anche a De Laurentiis. Perché offre garanzie tecniche e perché è ancora giovane. A 25 anni ha ancora almeno 10 anni davanti, niente male quando vuoi rifondare in un ruolo delicato e longevo come quello del portiere.

E allora è chiaro che anche per Perin quella di oggi non potrà certamente essere una partita come le altre. E non solo perché dovrà badare al tridente del Napoli, una macchina da gol in calzoncini e tacchetti di ferro. Ma perché per lui si potrebbe trattare di una vera e propria prova generale di quella che sarà la prossima stagione. Una sorta di battesimo - seppur a parti invertite - nel quale dimostrare a se stesso e a tutto il San Paolo di essere all'altezza di questo palcoscenico e di questa piazza. Ovviamente i tifosi del Napoli si augurano che non sarà certo questa la partita dei miracoli di Perin. Meglio che li tenga in serbo per la prossima stagione.
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