Napoli, Lozano non vede l'ora:
visite a Roma, poi l'incontro con ADL

Napoli, Lozano non vede l'ora: visite a Roma, poi l'incontro con ADL
di Pino Taormina
Mercoledì 21 Agosto 2019, 08:00
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Anna Opp, la moglie social del «Chucky» è l'unica che abbozza una risposta: «Finalmente». Già, finalmente. È durato otto mesi questo tormentone chiamato Lozano. Arrivato a conclusione solo ieri attorno alle 18, quando la sua faccia sorridente da personaggio di Messico e Nuvole ha fatto la sua comparsa a Ciampino. Sì, manca il tweet presidenziale che arriverà solo dopo che le visite mediche previste per questa mattina daranno l'ok: ma Lozano è praticamente nella storia del Napoli. Mai nessuno è stato pagato quanto lui: 40 milioni di euro, spiccioli in più o in meno. Più di chiunque altro.
 
Sul volo privato arrivato da Amsterdam c'è tutta l'allegra brigata: la moglie che con i suoi «mi piace» spiattellati a destra e a sinistra sembrava come Pollicino che gettava le molliche per dare indicazioni sulla retta via. E che con la sua rabbia gridata ai quattro venti, dopo che qualcuno aveva fatto immaginare che dietro le difficoltà di questa estenuante trattativa ci fosse il suo veto, aveva fatto capire che Napoli era meta graditissima. Con i due anche le bimbe del messicano, una vera stella nel suo Paese: tant'è che sia il suo arrivo che la sua partenza dall'Olanda hanno spinto la tv satellitare Espn a fare una diretta dai due scali. Sì, Lozano è qui. In carne e ossa. Non tantissima, a dire il vero: 174 centimetri per poco meno di 70 kg. Ha il volto paralizzato dalla sorpresa quando si ritrova davanti una coppia di tifosi del Club Napoli Ostia. «Possiamo?». Raiola non c'è sul volo: è lì che lo attende in una della auto. Non è escluso che possa essere presente anche alla Filmauro per il momento solenne delle firme (in realtà già è tutto formalizzato). D'altronde con De Laurentiis ormai i rapporti sono discreti. Al fianco del divino Lozano c'è Rafaela Pimenta, avvocatessa brasiliana che collabora con Raiola. Oltre a due tate. C'è un van messo a disposizione del Napoli ad attenderlo: vetri oscurati e l'indicazione per andare direttamente nell'hotel (Cavalieri Hilton a Monte Mario) dove ha passato la sua notte. L'unica notte romana: perché già oggi, se non ci saranno intoppi, partirà per Napoli.

E ora certo che Carlo ha fretta di averlo con sé. Davvero per Ancelotti è stato un autentico chiodo fisso. Più dello stesso James. Da gennaio in poi: voleva solo questo messicano, che ha visto per la prima volta in azione in Germania-Messico, ai Mondiali in Russia e che poi ha fatto seguire dallo scouting azzurro. El Chucky lo ha stregato. E non è facile entrare così nella testa di uno come Carletto. Ed è per questo che ora non vede l'ora di impiegarlo: il fatto che sia già qui lascia intendere che a Firenze potrebbe almeno andare in panchina. Di certo, non sarà titolare con la Fiorentina, ma magari qualche minuto potrebbe iniziare a metterlo nella gambe. D'altronde, è forse tra i più allenati: 5 partite ufficiali già giocate, 270 minuti in campo e preparazione con il Psv iniziata a fine giugno proprio perché gli olandesi sono andati in campo con il Basilea - nel preliminare Champions - già il 23 luglio. Dunque, fisicamente è pronto: va solo testato. Ieri sera Ancelotti e il figlio Davide gli hanno dato il benvenuto al telefono: per i due era obiettivo numero uno. In assoluto. Non hanno mai perso le speranze neppure quando Raiola, a giugno, aveva frenato: Ancelotti, a dir il vero, si aspettava l'approdo già a Dimaro. Ovvio che sarebbe stato meglio.

In Messico non c'è telegiornale che non apra con le immagini da Ciampino. Ed è per questo che Raiola ha spinto per conservare una parte dei diritti d'immagine, quelli relativi agli sponsor tecnici nel suo Paese. In molti si attendono notizie sulla sua presentazione alla stampa: forse, la prossima settimana. Ma non è detto: solo Elmas, dei nuovi acquisti, ha avuto una presentazione canonica.
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