Koulibaly, il principe semplice
che sa vincere prima con il cuore

Koulibaly, il principe semplice che sa vincere prima con il cuore
di Bruno Majorano
Martedì 24 Aprile 2018, 07:00
4 Minuti di Lettura
Inutile girarci attorno: le favole più belle sono quelle dal finale che non ti aspetti. Ed è lì che può succedere che il principe azzurro non sia biondo e dagli occhi azzurri. L'identikit in questione, infatti, è quello di Kalidou Koulibaly che ha schiacciato in rete il pallone decisivo nella notte dello Stadium dopo uno stacco imperioso destinato a fare la storia del Napoli e di questo campionato.

L'eroe che non ti aspetti in una serata che ha visto gli azzurri padroni in casa degli altri: mica male come sensazione per una squadra reduce da sole bastonature sul campo dei bianconeri. La presa di Torino, però, ha un nome e un cognome molto chiaro e lo sa bene anche lui. Da domenica sera, infatti, la vita di Koulibaly è cambiata, quanto meno di un pochino. Perché trasformarsi nell'uomo del destino è cosa che non succede tutti i giorni. Ecco perché la sua festa è stata più sfrenata di quella degli altri. Consapevole di aver fatto qualcosa di storico, qualcosa che ha definitivamente riacceso le speranze di una squadra, di una città e di un intero popolo.
 

Il primo abbraccio lo ha ricevuto in campo dai suoi compagni, poi la festa è continuata nello spogliatoio, sul pullman, in aereo e infine in città, quando un intero popolo si è riversato nelle strade per accogliere il rientro a Capodichino degli azzurri.

E pensare che tra gli amici di Kalidou c'era qualcuno che lo aveva già indicato come l'uomo del destino. Si tratta di Claudio Boccalatte, imprenditore napoletano molto legato agli azzurri. Nella notte tra domenica e lunedì, infatti, ha pubblicato tra le proprie storie di Instagram lo screenshot di uno scambio di messaggi con il centrale senegalese avvenuto qualche ora prima dell'inizio del match. «Amico mio, stasera ti vedo fare un bel colpo di testa», gli aveva scritto. «Amico mio, farò di tutto per realizzarlo», la risposta secca di Koulibaly. Detto, fatto. Una delle premonizioni più vincenti di sempre. È stato proprio Claudio Boccalatte uno dei primi a festeggiare il gol e la prodezza del difensore del Napoli in attesa di potersi riabbracciare.
 
Ieri, poi, è stata una giornata di relax assoluto per i giocatori azzurri e Kalidou Koulibaly ha deciso di trascorrerla sul lungomare per un pranzo al sole al ristorante del suo amico Marco Varriale For' o mar'. Il difensore del Napoli ha scelto la compagnia della famiglia: la moglie e il figlio. Nessun altro, i titolarissimi del suo cuore. Certo, quando sei l'uomo del momento, però, è più difficile avere tutta la tranquillità di questo mondo. «Kalidou è stato avvolto dall'affetto contagioso di tutti i tifosi che si trovavano seduti agli altri tavoli, nonché da quello dei tantissimi passanti che lo hanno visto e dopo averlo riconosciuto non hanno resistito alla voglia di strappare una foto o anche solamente ringraziarlo per il gol contro la Juventus», racconta il titolare del ristorante. «Era tranquillo e sereno. Felice per quello che ha fatto e con la voglia di scaricare un po' la tensione in vista dei prossimi impegni». Kalidou è uno degli ospiti fissi del ristorante di Marco. Un saluto era andato a farlo anche il giorno di Napoli-Udinese. Quella volta era squalificato e quindi non convocato per il match, ecco perché in pieno giorno, poco dopo l'ora di pranzo, aveva scelto di prendere un gelato da Rol (locale adiacente al ristorante For' o mar' ). Inutile dire che anche in quel caso Koulibaly fu preso d'assalto dai tifosi, ma la giornata di ieri non poteva che essere diversa. Anzi, unica. Anche prima della rete dello Stadium, si era legato profondamente ai napoletani dopo
la manifestazione antirazzismo di due anni fa che lo avevano visto protagonista.
Per ogni difensore fare gol è molto spesso un evento eccezionale, per un difensore fare gol allo Stadium di Torino contro la Juventus è un evento molto eccezionale, per un difensore fare gol allo Stadium di Torino contro la Juventus nel match che può valere lo scudetto è un evento unico. Koulibaly lo ha capito da subito, ed è anche per questo che la sua gioia è stata subito alle stelle. Quelle che ha rischiato davvero di toccare con la testa prima di impattare con il pallone spedendolo alle spalle di Buffon.

Il Napoli, allora, ha anche aperto un vero e proprio contest tramite i suoi canali social. Ha postato il video del gol di Koulibaly e ha chiesto ai tifosi quale super eroe gli facesse venire in mente. I tifosi si sono sbizzarriti: da Superman ai personaggi di Dragon Ball, per finire addirittura a San Gennaro. Insomma una serie infinita di soprannomi per ringraziare e glorificare la prestazione e il gol del difensore senegalese. Non esattamente l'uomo che tutti si sarebbero potuti immaginare per una gara tanto delicata. Certo, a Koulibaly avrebbero chiesto una chiusura decisiva sul Pipita, ma nell'area di rigore del Napoli. Non uno stacco imperioso - degno di un terzo tempo cestistico - nell'area di rigore della Juventus. «Game and set» sono andati agli azzurri, ma per vincere il match serviranno ancora altri 4 round. La capocciata di Koulibaly può rivelarsi un colpo (tutt'altro che basso) importante, ma al momento non ancora decisivo. Un tassello in più per completare il puzzle tricolore. Un capitolo in più di questa favola che settimana dopo settimana aggiunge personaggi tutti nuovi di zecca e dalle fisionomie più stravaganti. Come quelle di Kalidou, il principe azzurro che non ti aspetti.
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