Salisburgo-Napoli, Ancelotti balla
il (solito) valzer sulle punte

Salisburgo-Napoli, Ancelotti balla il (solito) valzer sulle punte
di Bruno Majorano
Mercoledì 23 Ottobre 2019, 07:00
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Inviato a Salisburgo

Il fiore all'occhiello del Napoli europeo è la difesa. Zero gol subiti in due partite (di cui una anche contro il Liverpool campione in carica) è un dato che non può far altro che inorgoglire Carlo Ancelotti e la sua squadra, ma non basta. Anzi non può bastare, soprattutto se l'obiettivo minimo comune è quello di accedere agli ottavi di finale. Per ovviare a un problema che sembra aver avuto una bella scossa già contro il Verona, Carletto studia soluzioni alternative. Per farlo può fare affidamento su una rosa profonda e ricca di soluzioni diverse da utilizzare anche a partita in corso.
 
L'unica cosa certa nella testa dell'allenatore è la presenza dal primo minuto di Dries Mertens. L'attaccante belga ha riposato per buona parte della gara contro il Verona, tenuto in naftalina da Ancelotti con vista su Salisburgo, la partita che non si può sbagliare, il crocevia per il cammino europeo del Napoli. Mertens incarna lo stereotipo dell'attaccante ideale per superare la difesa austriaca: è rapido, è bravo nell'uno contro uno e ha un incredibile fiuto del gol. Il mix potrebbe rivelarsi esplosivo contro i difensori lenti e statici del Salisburgo, squadra che tende a fare un forte pressing, ma in fase di copertura lascia ampi spazi di manovra agli avvererai.

Se Mertens è la certezza, il nome del suo partner d'attacco è un grosso punto interrogativo. Il primo indiziato ad affiancare il belga, però, può essere Lorenzo Insigne. Il capitano azzurro è pronto a ritrovare il posto da titolare in Champions dopo la clamorosa esclusione di Genk alla seconda gara del girone, e per l'occasione ha tutta la voglia di dimostrare a se stesso e ad Ancelotti di aver superato quel brevissimo momento di crisi. «Da piccolo giocavo per strada come tutti i ragazzi di Napoli e sognavo di diventare professionista e capitano azzurro», ha detto ai microfoni di Sky Sport. «Ci sono riuscito, adesso spero di portare qualche trofeo importante a questa città perché lo merita». Con Mertens andrebbe a formare una coppia di piccoletti perfetta per attaccare in velocità la difesa di giganti del Salisburgo, ma non per questo è l'unica ipotesi nella testa di Ancelotti. In conferenza stampa, infatti, l'allenatore è stato molto evasivo circa le possibili soluzioni offensive, facendo intendere che Milik dopo la doppietta al Verona è tornato in ottima condizione e Llorente può rivelarsi una soluzione più che valida da poter utilizzare contro difese fisiche per sfruttare anche i palloni aerei. L'unico che sembra leggermente più staccato nelle gerarchie ancelottiane è Lozano. Il messicano è reduce da una botta rimediata con la nazionale che non si è ancora assorbita del tutto.

A sparigliare del tutto il mazzo delle carte offensive del Napoli, emerge il nome a sorpresa di Amin Younes. Il tedesco ha giocato dal primo minuto la gara di sabato scorso contro il Verona, gara nella quale però non ha brillato particolarmente. Ieri era al fianco di Ancelotti nella conferenza stampa di presentazione della partita col Salisburgo e non ha celato la sua grande voglia di una maglia da titolare. «Sono contento di stare a Napoli e non posso far altro che ringraziare Ancelotti per la fiducia che mi ha dato anche dopo l'infortunio. Il Napoli è una squadra fantastica e ognuno vuole mostrare il proprio valore. Quella contro il Salisburgo sarà una sfida difficile perché è una squadra forte e la rispetto. Sono pieni di giovani e hanno un gioco veloce. Loro pressano bene, ma dobbiamo dare tutto».
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