I valori dello sport e dei circoli, l'emozione per chi ha fatto la storia del giornalismo, la forza di una preside di frontiera, la voglia di fare ricerca scientifica a Napoli, il nome di Antonio Marino, campione di canoa-polo, prematuramente scomparso che vivrà per sempre attraverso una fondazione. È la serata del Premio Posillipo Cultura del Mare e dello Sport presentata dalla giornalista di Canale 21 Titti Improta. Onorato dalla presenza del presidente del Coni, Giovanni Malagò, esaltato dalla forza di due donne: Eugenia Carfora e Mariella Di Mauro. Dirigente scolastica dell'istituto Francesco Morano di Caivano la prima, procuratore aggiunto di Napoli Nord e madre di Antonio Marino la seconda. Mano nella mano a raccontare la loro storia. «Quando la dottoressa Di Mauro è arrivata con i lampeggianti dei Carabinieri pensavamo ai soliti incontri - ha raccontato Eugenia Carfora - e invece è entrata una mamma, una donna».
Empatia che deriva da chi conosce i ragazzi, da chi ha subito una perdita atroce come quella del figlio. E le lacrime sono quelle di una mamma, ma anche di chi vede luce in fondo al tunnel: «Perché a Caivano non è sempre notte». Eugenia Carfora è stata premiata con il Premio Scuola, Mariella Di Mauro, assieme al marito Aurelio Marino ha consegnato a Gaetano Lubrano Lobianco, campione del Salvamento, il premio Antonio Marino annunciando che allo studente Gaetano Iavarone del Morano andrà la borsa di studio della fondazione che porta il nome del figlio. Salone gremito, il presidente Aldo Campagnola e i vicepresidenti Filippo Smaldone e Maurizio Marinella padroni di casa. In sala tra gli altri la console generale americana Tracy Roberts Pounds, il presidente del Coni regionale Sergio Roncelli, l'assessore alla sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Iesu, l'ammiraglio ispettore Alessio Carta, il comandante del Quartier Generale della Marina Aniello Cuciniello, il presidente della Canottieri Napoli Giancarlo Bracale.
Premiati, oltre alla preside e a Lubrano Lobianco, anche il presidente del Coni Giovanni Malagò («Se siamo ai vertici dello sport mondiale lo dobbiamo alla nostra struttura sportiva fatta di società come il Posillipo»), il direttore del Mattino Francesco de Core, premiato da Vittorio Del Tufo, il critico musicale Stefano Valanzuolo, il caporedattore della Rai e presidente nazionale dell'Ussi Gianfranco Coppola che ha ricordato con emozione la figura di Massimo Milone, lo scienziato Andrea Ballabio.