Nigeria-Costa d'Avorio, Osimhen si gioca la Coppa d'Africa: «Voglio fare felice tutto il mio popolo»

Victor sogna il triplete dopo scudetto e Pallone d'Oro

Victor Osimhen con Alex Iwobi
Victor Osimhen con Alex Iwobi
di Bruno Majorano
Domenica 11 Febbraio 2024, 09:09 - Ultimo agg. 18:30
4 Minuti di Lettura

C'è una nazione intera che questa sera si affida all'uomo mascherato. La Nigeria pende dalle giocate di Victor Osimhen che in una sola notte potrebbe fare jackpot: vincere la coppa d'Africa e tornare a segnare dopo il gol all'esordio contro la Guinea. Insomma, interrompere il digiuno e diventare protagonista nella partita più importante, la notte che ogni attaccante sogna di poter decidere con una rete.

Dall'inizio della competizione Osimhen è sempre stato un punto fermo della formazione del ct Peseiro. Lui più altri 10, insomma. Perché quando hai un giocatore come Victor in squadra non puoi mai pensare di farne a meno. E l'alba della coppa aveva fatto presagire che Osimhen sarebbe stato protagonista assoluto a suon di gol. La rete dell'esordio, però, è rimasta fin qui l'unica di tutta la kermesse per il bomber del Napoli. Ma nessun dramma, anzi. Victor non ha più segnato ma si è caricato la squadra sulle spalle trascinandola fino al suo atto conclusivo stasera ad Abidjan contro i padroni di casa della Costa d'Avorio (ore 21 diretta su Sportitalia) con prestazioni da vero leader.

Nessuna novità visto che da quando si è laureato campione d'Italia con il Napoli, Osimhen ha poco alla volta alimentato questa sua capacità di essere trascinatore dentro e fuori dal campo. Ha vissuto le due settimane in Costa d'Avorio con la serenità del campione e la consapevolezza di chi sa di essere l'uomo capace di cambiare con una sola giocata le sorti di una intera nazione. Non si è risparmiato mai: negli allenamenti e nelle partite. Sempre gettando il cuore oltre l'ostacolo e diventando esempio per tutti i compagni, dai più giovani ai veterani. Non vuole perdere, mai. E questa sua ferma volontà è diventata contagiosa. E così ha trovato una parola giusta per tutti, prendendoli in disparte, facendo capire loro l'importanza del sacrificio per raggiungere lo scopo finale che è la vittoria. Ha assaporato il gusto dolcissimo della festa nel maggio scorso con il Napoli e adesso è pronto a godersi le stesse emozioni a casa sua, in Nigeria, dove grandi e bambini lo venerano come se fosse una divinità, una sorta di supereroe atterrato da un altro pianeta per regalare un sogno. 

Stasera dall'altra parte non ci sarà solo una squadra, ma una nazione intera come la Costa d'Avorio che non vuole farsi sfuggire la coppa davanti al proprio pubblico, in casa propria, nel suo stadio. Una finale quasi già scritta, con le due grandi favorite (insieme al Marocco) che si ritroveranno per 90 minuti destinati a fare la storia del calcio africano. Non solo perché dal 2025 la Coppa si giocherà d'estate, ma anche perché Osimhen sogna il triplete scudetto-Pallone d'oro africano-Coppa d'Africa. Insomma, un sogno nel sogno. I napoletani avranno un occhio sulla sfida di San Siro tra Milan e Napoli e l'altro sulla finale della coppa d'Africa per poter festeggiare al 90' due successi così importanti. Costa d'Avorio e Nigeria si sono già affrontate nel primo girone della competizione e ad avere la meglio è stata proprio la nazionale dei vari Lookman e Chukwueze grazie al calcio di rigore conquistato da Osimhen e trasformato da Troest Ekong. Quella di stasera, però, sarà un'altra sfida, un'altra partita, un'altra pagina da scrivere nella storia della coppa d'Africa e nella carriera di Victor Osimhen. Vuole tornare a Napoli con il trofeo per sollevarlo davanti ai suoi tifosi prima di rimettersi con la testa alla volata Champions. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA