Italia-Ecuador, Raspadori titolare per convincere Spalletti

Secondo e ultimo test per gli azzurri negli States

Giacomo Raspadori
Giacomo Raspadori
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 24 Marzo 2024, 08:30 - Ultimo agg. 18:33
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Appuntamento alla Red Bull Arena di Harrison, nel New Yersey, a 35 chilometri da New York. Secondo e ultimo test per l'Italia negli States, l'avversario è l'Ecuador (diretta su Raiuno dalle ore 21). Spalletti farà turnover rispetto alla deludente gara di giovedì scorso contro il Venezuela, vinta grazie alla doppietta di Retegui, il profilo giusto - al momento - per la Nazionale all'Europeo. C'è spazio, in uno stadio che sarà invaso dagli italiani, per Raspadori, a cui il ct ha concesso una manciata di minuti nella prima amichevole. Gli spazi sembrano essersi ridotti per Jack anche a causa di questa difficile stagione, per lui e i suoi compagni del Napoli, ecco perché questa è un'occasione da cogliere, a prescindere dal ruolo che gli affiderà Spalletti. Essere multitasking non lo ha aiutato in questi mesi, in cui vi è stato un solo lampo, il gol da tre punti contro la Juve. L'unico del Napoli che è sicuro del posto da titolare all'Europeo è Di Lorenzo. Per Meret, uno dei vice di Donnarumma, intanto il club azzurro ha deciso di far valere, come da contratto, la clausola per il rinnovo automatico fino al 2025. Questo non vuol dire, almeno al momento, che Alex sarà confermato. Lui e il suo agente Pastorello vogliono conoscere i programmi del Napoli, ovviamente il friulano non accetterebbe di essere in ballottaggio con un altro portiere. Le ultime prestazioni col Napoli, ad esempio quella in casa dell'Inter che una serie di brillanti interventi che hanno evitato il tracollo degli azzurri, hanno rasserenato Meret. 

L'obiettivo

Luciano Spalletti non si accontenta nei momenti più belli, come ricordano bene i tifosi del Napoli. Figurarsi adesso, con la Nazionale che è un cantiere, dove si fatica trovare la qualità per sostenere le ambizioni in Germania. «Dobbiamo raggiungere un livello superiore e dobbiamo fare in fretta. Bisogna muovere un passo in avanti rispetto a quello che siamo ora perché servirà un livello superiore per andare ad affrontare già nelle prime partite gli avversari che ci sono toccati», messaggio chiaro del ct rivolto a questo gruppo e a chi lo integrerà, perché la sua ricerca si è tutt'altro che esaurita. Pronto a pescare dovunque, magari anche a Cagliari, dove gioca il centrocampista Gaetano che aveva fatto parte del Napoli tricolore. Le difficoltà ci sono ma Luciano non cerca alcun alibi. «È un percorso che dobbiamo fare ma, dato che non ci vediamo tutti i giorni come in un club, abbiamo poco tempo per lavorare e approfondire, quindi bisogna fare delle sintesi veloci. È chiaro che non si deve costruire fino all'incoscienza: non dobbiamo essere larghi e lunghi, poco connessi».

L'abbraccio 

Un bagno di folla ha accolto la Nazionale a New York. «Questo ci dà molta responsabilità ma nello stesso tempo ci carica. Dobbiamo dare un sorriso alla nostra gente», ha evidenziato il ct, che ha precisato di non avere concesso una serata libera ai giocatori nella Grande Mela («Solo una decina a cena, gli altri sono rimasti in ritiro: alle 23.30 tutti in hotel»). Tanto entusiasmo negli appuntamenti che hanno preceduto l'amichevole con l'Ecuador, quelli organizzati dall'ambasciatore Maurizio Massari presso la Rappresentanza permanente d'Italia alle Nazioni Unite, dal console generale Fabrizio Di Michele, dalla Niaf (National Italian American Foundation) e dallo sponsor Adidas, alla presenza anche dei tre grandi ex Gianluigi Buffon, Fabio Cannavaro e Giorgio Chellini. 

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