Il Napoli e il baby centrocampo: in Europa nessuno come gli azzurri

Zielinski e Rog
Zielinski e Rog
di Gennaro Arpaia
Giovedì 12 Gennaio 2017, 17:06
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Qualcuno l'ha già etichettato come il centrocampo del futuro, ma Maurizio Sarri più in là del proprio naso, al momento, non ci vuole guardare. Ed il centrocampo visto contro lo Spezia, martedi sera al San Paolo, non è poi così lontano dai progetti che l'allenatore azzurro ha già in mente.
Piotr Zielinski, Marko Rog ed Amadou Diawara; giovani, forti, capaci di prendersi la scena sin da subito, di montare aspettative nei tifosi ancor prima di arrivare a Napoli.
Brava la società ad investire su di loro la scorsa estate, ancor più bravo Sarri a gestirli; tre calciatori con diverse qualità e capacità di adattamento che in questo Napoli ci sono entrati in punta di piedi e il cui contributo è oramai innegabile.

Il primo a prendersi lo spazio che meritava era stato proprio Zielinski, che Sarri aveva già incrociato ad Empoli e che è sin da subito sembrato il più pronto a calarsi nella parte; altro che vice-Hamsik, il polacco ha saputo anche affiancare il capitano napoletano e rubare il posto ad Allan, un intoccabile della passata stagione. Con l'Inter si è anche sbloccato, a Cagliari ha saputo raddoppiare le sue marcature stagionali ed in coppia con Diawara ha fatto vedere cose interessanti. Il guineano arrivato dal Bologna ha dovuto sudarsi il posto, ma nel ballottaggio con Jorginho per un posto in mediana ormai parte quasi sempre avvantaggiato.

Discorso diverso, invece, per Rog; il croato era arrivato alla chiusura della sessione estiva del mercato e ha dovuto lavorare tanto per far si che Sarri gli concedesse almeno qualche spezzone di partita; detto fatto, con l'allenatore toscano che proprio in Coppa Italia gli ha concesso la titolarità per la prima volta.

Contro l'Empoli in campo c'erano tutti e tre dal primo minuto; qualche passaggio a vuoto, qualche calo di tensione; tutto secondo la norma, però, per Sarri, che i giovani sa gestirli e gettarli nella mischia quando deve.
20,6 anni in media per i tre ed un reparto che profuma di qualità: il gol di Zielinski dopo tre minuti e la giocata di Rog per il terzo gol di serata sono le fotografie perfette di quello che la mediana azzurra potrà fare da qui in avanti. E i dati macinati dai tre nei 90 minuti della gara fanno davvero ben sperare.

Nessuno come il Napoli in Italia. In Serie A, solo Atalanta e Milan possono vantarsi di avere un buon numero di elementi interessanti in rampa di lancio in quel reparto. I nerazzurri, però, hanno appena ceduto Gagliardini ('94) all'Inter e faranno lo stesso con Kessié ('96), magari all'estero, in estate. Per i rossoneri, invece, è Locatelli ('98) il talento da difendere, mentre Pasalic ('95), in prestito, lascerà Milano a fine anno.

Se guardiamo all'Europa che conta, quella della Champions, poche squadre possono vantare un pacchetto di mediani giovani, ma già pronti come quelli azzurri; il Borussia Dortmund, ad esempio, che può contare in pianta stabile su Pulisic ('98) e Weigl ('95) o il Paris Saint Germain che, accanto a Verratti, può schierare con continuità Rabiot ('95) e il giovanissimo Nkunku ('97). 

Interessanti, poi, anche i giovani gioielli del Monaco; Lemar (95) e Boschilia (96) potremo vederli ancora in Champions, la stessa Champions in cui il Napoli affronterà tra un mese il Real Madrid; e che sia al Santiago Bernabeu o al San Paolo, i giovani gioielli di Sarri non si faranno troppi problemi, pronti a dare una mano a chi è arrivato prima di loro e a rendersi protagonisti di questo Napoli che ha saputo vincere la sua scommessa.



 
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