Sassuolo-Napoli 1-6, Rrahmani è lo specialista nelle rimonte azzurre

Amir risolve i problemi, come con la Salernitana

L'urlo di Amir Rrahmani
L'urlo di Amir Rrahmani
di Bruno Majorano
Giovedì 29 Febbraio 2024, 07:09 - Ultimo agg. 16:00
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Due su due. Quando c'è da metterci lo zampino, Amir Rrahmani c'è. E pensare che nella vita lui i gol li dovrebbe evitare, non segnare. Ma per la seconda volta in stagione ci pensa il centrale kosovaro a rimettere in pista il Napoli. Lo aveva fatto già sul gong del derby contro la Salernitana al Maradona, ieri a Reggio Emilia contro il Sassuolo ha dato il via alla rimonta azzurra. Un gol da attaccante vero, da bomber. Ha colpito il pallone senza pensarci su due volte. Non appena ha ricevuto l'assist di tacco da parte di Anguissa ha guardato la porta di Consigli e ha fatto centro. Nessuna esitazione, freddo come un numero 9 esperto e temprato. Palla in rete e tutti ad abbracciare Amir, ma solo per qualche secondo perché quella rete serviva solo ad innescare la miccia della rimonta azzurra. Detto, fatto. Da quel momento è iniziato il monologo del Napoli con altri 5 gol infilati uno dopo l'altro nella porta del Sassuolo. Buone notizie per Calzona, visto che la prossima partita sarà contro la Juventus, avversario che Rrahmani ha già colpito lo scorso anno, segnando il gol che di fatto ha spazzato via ogni possibilità e speranza di rimonta dei bianconeri nella sfida del Maradona. 

 

A fare coppia con Rrahmani al centro della difesa del Napoli, Leo Ostigard.

Il norvegese era entrato nel finale horror di Cagliari, ma Calzona lo ha promosso titolare per il rescupero di ieri sera contro il Sassuolo. Ha contribuito a tenere alla larga i pericoli dalla porta difesa da Meret e poi ha suonato la carica a parole. «È sempre bello segnare sei gol in una sola partita», ha detto Ostigardo. «La squadra ha dimostrato di che pasta è fatta . Non era facile rispondere dopo il gol del vantaggio del Sassuolo, ma lo abbiamo fatto nel modo giusto». La strada è tracciata, anche per il prosieguo del campionato. «Champions? Ci sono tanti punti di distanza dall'obiettivo, questo è vero, ma non smettiamo mai di crederci fino a quando la matematica non ce lo impedirà». Anche perché il Napoli visto ieri contro il Sassuolo sembra essere tornato sulla retta via. «Eravamo lenti nel giro palla da dietro, ma stavolta ha funzionato tutto alla perfezione. Lobotka ha avuto sempre tutto il campo davanti per poter giocare nel modo giusto. Ci è riuscito tutto quello che abbiamo provato e proviamo durante gli allenamenti. Lo scorso anno abbiamo vinto lo scudetto quest'anno non è andata allo stesso modo. Abbiamo dimostrato che siamo ancora una grande squadra. Ora dobbiamo andare avanti su questa strada», lo dice senza nascondersi il difensore del Napoli che adesso vuole convincere Calzona per un'altra maglia da titolare anche domenica sera contro la Juventus. Servirà una difesa ermetica, quella che ancora manca al Napoli da quando è arrivato il terzo allenatore della stagione: un gol incassato contro il Barcellona in Champions, uno contro il Cagliari e uno ieri contro il Sassuolo. Domenica arriva la Juve, meglio evitare ulteriori cali di concentrazione lì dietro e Ostigard si candida per una maglia da titolare in coppia con Rrahmani. 

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