L'amore smisurato di Borrelli
​per la Canottieri Napoli

Biagio Borrelli
Biagio Borrelli
di Diego Scarpitti
Domenica 12 Luglio 2020, 17:34
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Amore corrisposto e smisurato. La tradizione e il mare, scelta di vita e di cuore. Raccoglie un’eredità pesante Biagio Borrelli, nuovo capitano della Canottieri Napoli. Dopo Fabrizio Buonocore e Umberto Esposito, nel 30esimo anniversario dell’ottavo e ultimo scudetto giallorosso, tocca al centroboa classe 1996 indossare i galloni di leader. Rinnovo e assunzione piena di responsabilità, legame rinfocolato con il Molosiglio.
 
Punti di contatto. «Ho iniziato a nuotare nella piscina di Ponticelli. Avevo circa 6 anni e di lì a poco Enzo Palmentieri mi chiese se mi andasse di giocare a pallanuoto. Ormai sono 15 anni che pratico questo meraviglioso sport». Ritrova il suo mentore, designato tecnico delle giovanili. «È la scelta giusta, che probabilmente avviene anche con qualche anno di ritardo. È riconosciuta ormai la bravura di Palmentieri con i giovani». Talent scout l’ingegnere napoletano, abile a pescare ragazzi dal territorio: è riuscito a plasmare campioni, su tutti Alessandro Velotto (campione del mondo e Collare d’oro). «Bisognerà dargli tempo, affinchè possa far emergere nuovi talenti. Mi fa tanto piacere rivederlo in un ruolo a lui congeniale», ammette Borrelli, che vinse proprio con lui il suo primo scudetto under 15 nel 2010.

Nuova stagione. «Sarà un anno particolare e di transizione. La società ha fatto una scelta delicata, che condivido. Nonostante la sua gloriosa storia, ha dimostrato maturità ed umiltà». Per sua volontà, il club giallorosso ripartirà dalla serie A2
 
«Siamo giunti alla fine di un ciclo, in cui si sono raggiunti ottimi risultati. Adesso è il momento di ripartire daccapo, puntando sulla crescita dei giovani, da sempre il punto di forza della Canottieri», sottolinea convinto il pallanuotista partenopeo.
 
Calottina pesante. «Sono molto orgoglioso di poter essere il capitano della squadra in cui sono nato e cresciuto. Oltre all'affetto che mi lega alla Canottieri, sento il dovere di dimostrare ancora una volta la mia gratitudine. Ho messo piede al Molosiglio, quando ero solo un bambino. Se oggi mi sento fiero della persona che sono diventato, lo devo anche al Circolo Canottieri, che è la mia seconda famiglia», rivendica il 24enne centroboa di Ponticelli.
 
Appartenenza. «Sono sempre stato presente nei bei momenti vissuti in questi anni, dalla promozione in A1, conquistata a Civitavecchia nel 2013, fino alla cavalcata in Champions League (ed il terzo posto in campionato nel 2017). Voglio essere presente anche nei momenti di difficoltà», afferma Borrelli.
 
Napoli-mondo. «Ho il piacere di giocare a casa mia e nella città che amo. Posso stare vicino alla mia famiglia e alle persone a me care. Inoltre continuo a gestire la mia attività lavorativa con i miei fratelli (Footland)».
 
Panchina. «Sono felice che la società abbia scelto Enzo Massa come allenatore della prima squadra, perchè è una persona con cui ho sempre avuto un rapporto speciale. Dal punto di vista umano e professionale abbiamo sempre avuto lo stesso modo di vedere le cose», argomenta Borrelli, che in bacheca vanta due scudetti under 20 (2015 e 2014), già vicecampione d'Italia nella stessa categoria (2013). A guidare le operazioni sul piano vasca lo «special one» Massa.

Obiettivi. «Non ci nascondiamo. La squadra sarà assemblata, per far crescere rapidamente i giovani e riaffacciarci presto in A1. Ci sforzeremo di raggiungere rapidamente la salvezza in A2».
 
Ringraziamenti. «Una nota particolare va a Christian Andrè per  quanto ci ha trasmesso nella scorsa stagione, durante la quale abbiamo vissuto grosse difficoltà e lui più di tutti. Andrè, senza mai tirarsi indietro con professionalità e grinta, ha dimostrato di essere un valido allenatore e un grande uomo. Grazie Christian e in bocca al lupo».
 
Comunanza. Borrelli rivolge un pensiero affettuoso ai suoi ex compagni di squadra, Umberto Esposito e Gabriele Vassallo, approdati alla Rari Nantes Salerno e all’Anzio Waterpolis. «Con loro ho condiviso gran parte della mia carriera sportiva e di vita. È stato un onore lottare al vostro fianco».
 
Infine la dirigenza. «Ringrazio il presidente Achille Ventura, il vicepresidente Marco Gallinoro e la società giallorossa per avermi dato la possibilità di indossare anche quest’anno la calottina della Canottieri. Siamo una società con 106 anni di storia e ancora una lunga strada da percorrere: non mancheranno sicuramente altri successi», conclude ottimista Borrelli. Parola di (neo) capitano.
 
 
 
 
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