Ancelotti: «Restiamo aggrappati alla Juve. Giocano tutti perché lo meritano»

Ancelotti, faccia a faccia con l'arbitro Di Bello
Ancelotti, faccia a faccia con l'arbitro Di Bello
di Gennaro Arpaia
Domenica 7 Ottobre 2018, 20:36 - Ultimo agg. 20:56
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Lo stop di Torino contro la Juve sembra essere stato assorbito al meglio. Prima la esaltante notte contro il Liverpool, poi questo 2-0 al Sassuolo dopo una incredibile rotazione degli uomini da mandare in campo. «La gestione della partita è stata buona, nel primo tempo abbiamo fatto bene. Qualche difficoltà in più nella ripresa, ma ci sta», ha ammesso Ancelotti. «Il Sassuolo gioca bene, c’è un po’ di rammarico perché avremmo sofferto meno se avessimo trovato subito il raddoppio. Verdi ed Ounas hanno scambiato tanto la posizione, gliel’avevo chiesto io prima di scendere in campo e devo dire che entrambi hanno fatto bene. Più appariscente anche per il gol Adam, ma Verdi e Zielinski hanno dovuto lavorare molto in fase difensiva».

La grande prestazione di Ospina complica le cose in casa Napoli? «Non vediamo l’ora di riabbracciare Meret, sta lavorando con la squadra mostrando già il suo talento. Speriamo di riaverlo quanto prima soprattutto per lui», ha ammesso l'allenatore azzurro. «Abbiamo tre portieri di livello, la decisione sarà complicata, come sempre. Si può crescere ancora se guardiamo alla continuità, dobbiamo sforzarci e migliorare per non avere pause durante ogni partita. Hanno giocato tutti? È quello che merita questo gruppo, non sono così matto a far ruotare tutti, se lo faccio è perché vedo calciatori seri e professionali che mi danno garanzie giuste. Non alterno i calciatori per far piacere a qualcuno, ma solo perché ne riconosco le qualità».

Resta negli occhi la grande prestazione di Lorenzo Insigne. «Con lui non ho fatto niente, ha trovato la giusta motivazione in questo momento e spero continui il più a lungo possibile. Deve continuare a lavorare duro come sta facendo. Questo non è il Napoli di Insigne o di Ancelotti, è il Napoli del presidente e dei tifosi. Meno gol presi in casa? Il San Paolo ci aiuta e per una squadra giovane come la nostra è importante, forse non abbiamo ancora la personalità per gestire un ambiente ostile, giocare davanti al nostro pubblico è un’arma importante. Facciamo la corsa sulla prima in classifica, proviamo a restare aggrappati il più possibile nel caso in cui dovesse esserci un passo falso. Ma prima di tutto pensiamo alle nostre prestazioni e penso che possiamo essere competitivi fino alla fine».
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