E il tecnico chiama a rapporto tutti
«Evitiamo le sofferenze di Roma»

E il tecnico chiama a rapporto tutti «Evitiamo le sofferenze di Roma»
di Pino Taormina
Lunedì 6 Marzo 2017, 08:37 - Ultimo agg. 08:41
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 Una montagna da scalare, ma anche una montagna di finali di Coppa dei Campioni (chiamiamola sempre così, come una cara vecchia amica) da affrontare. La storia è tutta questa argenteria che brilla sotto il cielo un po’ cupo di Castel Volturno, pieno di umidità e ansia. Ora o mai più, pensano gli azzurri che ieri mattina per oltre un’ora hanno ascoltato la ramanzina di Sarri. E già, perché gli ultimi 8 minuti dell’Olimpico bruciano dannatamente nella testa e nel cuore del tecnico toscano: altro che godersi i tre punti e la corsa al secondo posto riaperta. Intorno a Sarri c’è la squadra al completo che deve ascoltare l’elenco degli errori che hanno rischiato di mandare al diavolo la partita di sabato. Il sottofondo di tutto questo è un messaggio chiaro: se facciamo la metà degli obbrobri commessi nel finale contro la Roma, domani sera con il Real Madrid non avremo scampo.

Per crescere il sogno del passaggio ai quarti di finale come un fiore di serra, bisogna irrorarlo d’attenzione. Se contro il Real perdi male anche solo una palla, sei fregato per sempre. Dunque, è meglio che Koulibaly e Albiol si leghino bene le scarpe e che nessuno si offra a Cristiano Ronaldo e Benzema. La notte dei destini incrociati sta per arrivare e il Napoli scopre una vigilia senza fantasmi, né debiti con se stessa e la storia con cui fare i conti. Le ansie sono state debellate nel pomeriggio dell’Olimpico, battendo la Roma. Non sarebbe stato semplice arrivare a questa supersfida con tre ko in sette giorni. Ora si tratta solo di fare i conti con una delle squadra più forti in circolazione. Sarri esalta il giro di valzer che attende gli azzurri e sottolinea come sarebbe una bestemmia arrivare con paura.

«Avremo gli occhi di tutto il mondo addosso, il 99% delle squadre d’Europa vorrebbe essere al posto nostro». Ci vuole orgoglio ed entusiasmo nella notte del tutto esaurito, del record d’incasso per il Napoli e del San Paolo al centro del Vecchio continente. Quale bandiera abbia impugnato Sarri per guidare i suoi uomini è chiaro: stavolta non ci sono polemiche o provocazioni, ma solo calma e fiducia. Tutti sanno che uscire è possibile, perché davvero il Real Madrid è tra le più forti di tutte, e che solo una bocciatura umiliante sarebbe inaccettabile. Dietro a queste parole si nasconde l’abito che Sarri ha preparato per il suo Napoli, mentre rimbalzano ipotesi di schieramento, formule rodate e nulla di inedito. Forse è più utile ascoltare cosa dice Marek Hamsik, il giocatore che ha dato luce al progetto di calcio elaborato dal tecnico del Napoli.

«Non vediamo l’ora di sentire l’urlo Champions dei nostri tifosi», ha scritto sul suo blog infischiandosene della museruola imposta dal club. Peraltro oggi Sarri tornerà a parlare nella conferenza Uefa (se non lo facesse, scatterebbe una multa al club). Le strettoie con cui le scelte devono misurarsi sono un po’ le stesse di sempre: dalla scelta della mezzala destra a quella dell’attaccante centrale. Sembra davvero poco credibile una rinuncia a Dries Mertens. Uscito dolorante dal prato dell’Olimpico, il belga ieri si è mostrato in ottime condizioni: ha completamente recuperato e quindi è disponibile, coma ampiamente previsto. Diawara è in vantaggio su Jorginho, mentre Rog è in pole per una maglia da titolare rispetto a Zielinski e Allan.

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