Benvenuto al Nord. Perché Mario Rui, uno dei veterani della squadra seduto ieri accanto a Garcia in conferenza stampa, arriva dalla parte opposta del Portogallo, quella meridionale. Da Sines, la città di Vasco da Gama, il grande esploratore. Il terzino azzurro, come il suo antenato più illustre, vorrebbe anche lui andare alla conquista di un posto da titolare per stasera ma anche di una vittoria che consenta alla squadra di poter lavorare con maggiore serenità.
I primi tifosi azzurri sono arrivati già nel pomeriggio di ieri a Braga.
Da Braga, insieme a Rudi Garcia, Mario Rui. Il terzino portoghese del Napoli ha parlato in conferenza stampa della gara di questa sera in Champions League. «Siamo sempre pronti per fare del nostro meglio e giocare al meglio delle nostre qualità. Non è un momento difficile, abbiamo analizzato le partite e sappiamo che abbiamo sbagliato gli ultimi 30 minuti con la Lazio e i primi 60 con il Genoa. Volevamo dare continuità ai risultati delle prime due gare, ma siamo carichi a mille e siamo molto uniti come squadra». Ha detto con sicurezza Mario Rui, che si conferma uno dei grandi leader di questo Napoli che vuole rialzare subito la testa dopo le due battute di arresto in campionato con un successo importante in casa del Braga all'esordio in questa edizione della Champions League. «Rispetto all'anno scorso le squadre si lasciano meno sorprendere dal nostro gioco e quest'anno sono tutti più preparati. Sono più preoccupati e sanno come affrontarci. Poi ovviamente tocca a noi cercare di migliorare. Ma ripeto: mi sembra un po' esagerato questo pessimismo, sono passate appena quattro partite e solo due che non sono andate bene. Ma noi daremo tutto il nostro meglio per dimostrare che le cose non stanno così male. Il gruppo è molto unito e coeso. È lo stesso dello scorso anno e non ci sono problemi anche con lo staff».
Poi una battuta sulla condizione fisica che nelle ultime partite non è sembrata troppo brillante. «La condizione fisica è molto buona è solo una questione della percezione da fuori, anche nei test che facciamo i dati sono buoni. La squadra sta bene, solo a livello di gioco non ci stiamo esprimendo al massimo, ma quello è un demerito nostro perché siamo noi ad andare in campo». Ha spiegato il terzino che contro il Genoa era partito titolare e che si gioca il posto ogni settimana con Olivera.