Napoli, è Milik il vero top player:
la media gol in azzurro è super

Napoli, è Milik il vero top player: la media gol in azzurro è super
di Gennaro Arpaia
Domenica 19 Agosto 2018, 16:03 - Ultimo agg. 18:08
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Un gol annullato, uno segnato, un altro solo sfiorato e salvato sulla linea. In mezzo tanto lavoro, alle spalle tante sacrifici. Quando Arek Milik ha segnato il gol del pari contro la Lazio, tutti i tifosi napoletani all'Olimpico o da casa hanno solo esultato, felici di aver rimesso in carreggiata una gara che si stava mettendo in salita. La testa del polacco, invece, è andata dietro di mesi, ai due infortuni patiti, alle riabilitazioni affrontate e alle fatiche affrontate.
 
 

«Gli ultimi mesi non sono stati facili, ma mi sono allenato tantissimo per essere qui». L'estate di Arkadiusz ai Mondiali non è stata esaltante, ma adesso vuole esaltarsi con addosso la maglia azzurra. «Abbiamo una squadra forte», è vero e lui può essere la punta di diamante, la ciliegina di cui nelle ultime stagioni hai solo immaginato il gusto ma mai sentito il sapore vero. Una partita, un gol. Un segnale importante per qualsiasi attaccante, figurarsi per uno che nelle ultime due annate è stato più in infermeria che in campo, costretto da due maledetti infortuni a ricostruirsi prima un ginocchio e poi l'altro. Un gol che non fa solo morale, ma allarga il sorriso e fa sentire forte il peso dei numeri.
 

Quello all'Olimpico contro la Lazio è stato il quindicesimo gol per Milik in due anni o poco più di Napoli. Pochi? No, se si considera che in campo ci è andato soltanto per 1.505 minuti. Una rete ogni 100 minuti, in pratica, considerando tutte le competizioni. Ed un «record» personale che fa ben sperare: in campionato, infatti, Arek non giocava tutti i 90 minuti di una partita dal 28 agosto del 2016. Era appena arrivato in azzurro e al San Paolo c'era il Milan. Finì 4-2 per la squadra di Sarri e lui mise a segno la prima doppietta in Serie A. Due anni più tardi torna a giocare un intero match per la prima volta e aspetta la prossima avversaria: a Fuorigrotta arriva ancora il Milan di Higuain, l'uomo che doveva sostituire in azzurro. Un cerchio pronto a chiudersi.
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