Una banda di malavitosi ha dato l'assalto a tre attività commerciali nell'area industriale di contrada Pezzapiana. Un raid che si è protratto almeno per sei ore e che ha fruttato agli autori un ingente bottino, che dovrebbe aggirarsi intorno ai centomila euro. Sulla provenienza extra provinciale della banda pochi dubbi, tenuto conto che il veicolo adoperato per caricare la refurtiva è stato ritrovato incendiato Villa Literno nel casertano. I malavitosi hanno inoltre mostrato non solo una perfetta conoscenza dei luoghi, ma anche un capacità nello scegliere la merce di maggior valore. Basti pensare che in una delle attività commerciali prese di mira, la «Sannio ittico», hanno potato via dalle celle frigorifero i prodotti di maggior valore (hanno rubato per esempio gamberoni che sul mercato hanno un valore molto elevato rispetto ad altri congelati che sono stati lasciati nei magazzini).
Oltre alla «Sannio ittico», le altre due aziende prese di mira sono state la «Sara» concessionaria d'auto Opel e Fiat, e quella di bibite di cui è titolare Giuseppe Boscaino. Secondo una prima ricostruzione proprio da questa attività commerciale è partito il raid che attraverso le immagini delle telecamere in zona ha preso il via poco prima delle 23.
E il raid è proseguito nella parte destinata ad officina della concessionaria d'auto «Sara». Qui i malviventi si sono impossessati di alcune sofisticate apparecchiature che vengono utilizzate per procedere alle verifiche dei guasti sui veicoli. Inoltre hanno portato via anche olio per motore ed alcuni pezzi di ricambio, altre attrezzature ed un furgone su cui hanno collocato surgelati ed apparecchiature. Un furgone di proprietà di un ente che era stato in officina per alcune riparazioni e si sono dileguati. «In un primo momento quando c'è stato il primo allarme sembrava che il bottino dei ladri fosse contenuto - sostiene uno dei titolari Luca Ricciardi - poi ieri mattina abbiamo dovuto constatare che l'intero settore destinato ad officina era stato messo a soqquadro e che tra apparecchiature e merce portata via il bottino era molto ingente». Dato l'allarme all'alba sul posto sono giunti gli agenti delle volanti della questura, della squadra mobile con il commissario Vincenzo Luisi, e quelli della polizia scientifica che hanno recuperato le immagini delle telecamere presenti presso le tre aziende per cercare d'identificare almeno le auto con cui i malviventi sono giunti sul posto. In queste immagini si vedono in azione più persone con il viso coperto da passamontagna e con cappucci. In mattinata poi il ritrovamento del furgone bruciato chiaramente senza refurtiva.