Eccellenze campane chiude, a Gianturco vince il degrado: «Ora investiremo altrove»

In via Brin solo incuria e abbandono: fallito l’unico esperimento commerciale

Chiude Eccellenze campane in via Brin
Chiude Eccellenze campane in via Brin
di Gennaro Di Biase
Sabato 26 Agosto 2023, 23:52 - Ultimo agg. 28 Agosto, 08:10
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L’aria di desolazione e degrado che si respira in via Benedetto Brin fa male, perché mette in evidenza un concetto molto chiaro: il Far West, da queste parti, ha avuto la meglio sul rilancio. È il deserto dell’abbandono che ha sconfitto le opportunità di sviluppo riappropriandosi di quegli spazi che erano stati al centro di importanti e coraggiosi investimenti. Tra questi c’è Eccellenze Campane, che ha sospeso le attività da alcuni mesi, come raccontano a Il Mattino commercianti dell’area, guardiani ed ex dipendenti del ristorante.

E infatti, nonostante il cartello affisso sulla porta sbarrata («stiamo rinnovando, torneremo a settembre»), dal Gruppo Adler arriva la conferma: «Eccellenze Campane continuerà le sue attività, ma altrove. Non saremo più in via Brin». Mentre si prova a rilanciare un’altra fetta di città piena di potenzialità e non lontana da qui, cioè il Centro direzionale, la scommessa della rinascita dell’area a ridosso di via Vespucci e via Marina, al momento, è persa.

Il parcheggio Brin e le strade limitrofe annaspano nel degrado: Eccellenze Campane e le altre attività della struttura di via Brin sono state sostanzialmente lasciate sole all’incuria e alla prostituzione notturna. Il turismo che bagna Napoli qui non è mai arrivato. Il Covid e lo smart working, poi, hanno fatto il resto. 

Con Eccellenze Campane, la zona Est perde un pezzo pregiato. È la Partenope dell’incuria che si riprende gli spazi della Partenope che punta al rilancio. Una riconquista triste che, purtroppo, si nota già dalle condizioni in cui versa il Brin: il grande parcheggio Anm, semideserto, cade a pezzi. Le retine di contenimento coprono tutta la facciata principale, da cui si sono staccate decine di pietre. Auto all’interno: pochissime. L’immondizia è dappertutto, in zona, anche nelle transenne-discarica che, non lontano dallo studentato, occupano una fermata del bus. Tubolari ovunque. Poi edifici decrepiti che negli anni scorsi hanno provato, ma invano, a tornare nuovi. Aiuole ingiallite e crateri nell’asfalto. Marciapiedi massacrati e prostituzione. A dare colore a questa fetta di Napoli c’erano il centro commerciale ed Eccellenze Campane. Ma alle spalle dell’opera Harmonia, fatta con i colori dell’arcobaleno, le saracinesche sono tutte abbassate. O quasi. 

Le persone presenti nel centro commerciale di via Brin, ieri mattina, si contavano sulle dita di una mano. Un guardiano, qualche passante. Una dipendente Asìa adagiata su una panchina. Un individuo seduto sotto un ombrellone al centro della carreggiata. L’unico esercizio aperto, assieme al parcheggio semivuoto Brin 69 - era un parrucchiere chic. Per il resto il deserto. In compenso, guardando le porte sbarrate, fioccano le deduzioni possibili. Tra i vari cartelli affissi sulle vetrine dei negozi chiusi, svetta la notizia di una sanificazione «avvenuta nel 2020». È ancora in bella mostra, anche se sono passati 3 anni. Spuntano poi due grossi cartelli: «Affittiamo - si legge - spazi al piano terra adatti per attività commerciali, espositive, laboratori, quadrature personalizzabili a partire da mq 200 fino a mq 1250». Tanti, insomma, hanno lasciato o stanno lasciando la struttura. Altri resistono, e sono chiusi per l’estate. Di fatto, ieri mattina era aperto un solo esercizio, aggraziato e ben tenuto. Una traccia ancora viva di ciò che questo angolo di città voleva essere, e che oggi non è più. 

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Ma come si è arrivati a quest’atmosfera di dismissione? Il Gruppo Adler, di sicuro, ha fatto da pioniere in via Brin, puntando nove anni fa sul rilancio della zona. Le foto dell’inaugurazione di Eccellenze Campane, qui, risalgono al gennaio del 2014 (nel 2017, invece, il marchio aveva aperto in via Cusano a Milano, dove è rimasto fino a due anni fa prima della chiusura). Eccellenze Campane «proseguirà altrove le sue attività», come confermato dal Gruppo di Paolo Scudieri. Il centro commerciale e via Brin, invece, sono alla ricerca dell’identità perduta. Il parcheggio di Anm è un gigante ammaccato. I visitatori, in zona, non sono mai arrivati e il boom turistico - con il relativo indotto - da queste parti non è mai diventato realtà. Questi appena elencati sono senza dubbio alcuni dei fattori che hanno determinato la desertificazione attuale. Me le cause della dismissione si fanno ancora più chiare se si ascoltano i racconti di alcuni ex dipendenti delle attività: «Prima della pandemia, le cose funzionavano abbastanza bene. Si lavorava tanto con il personale degli uffici e con gli eventi, che avevano luogo principalmente nei fine settimana. Il Covid, però, avendo favorito lo smart working, ha di fatto svuotato la zona». La chiusura degli uffici portata dalla pandemia è un fenomeno particolarmente sentito anche al Centro direzionale. Un altro prezioso pezzo di città in cerca di rinascita. Come annunciato dall’amministrazione, però, nella city dovrebbe presto aprire la metro linea 1. Una boccata d’ossigeno che approderà verso Est. 

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