Bus turistici a Napoli, scatta lo stop: le proteste degli operatori

Varchi dal centro storico a Posillipo per accedere bisogna pagare 170 euro

Bus turistici
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di Gennaro Di Biase
Lunedì 25 Marzo 2024, 23:36 - Ultimo agg. 27 Marzo, 10:48
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La Ztl per bus turistici è realtà da ieri, ma scoppia la protesta degli operatori, che stimano un calo di pullman del 25%. A una manciata di giorni dal weekend di Pasqua (con oltre 100mila persone attese in città) sono ore caldissime sul fronte della viabilità e dei flussi di vacanzieri: La Fiavet, per oggi alle 11, ha organizzato una conferenza stampa di protesta contro il disciplinare del Servizio Pianificazione strategica della Mobilità di Palazzo San Giacomo. I varchi sono “Centro Storico”, “Posillipo” e “San Martino”. Per accedere a queste aree, ogni pullman dovrà pagare «mediamente 170 euro». Va aggiunta poi una limitazione più rigida per la zona Decumani-Carmine-Toledo, che prevede «interdizioni» totali per i bus, tra cui piazza Trieste e Trento. «Le tariffe medie sono molto inferiori che a Venezia e Firenze - spiega l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Cosenza - E sono paragonabili a Roma».

Le limitazioni

La Ztl bus Centro storico «è compresa tra corso Lucci, piazza Garibaldi e via Arenaccia a est e piazza Sannazaro e il primo tratto di corso Vittorio Emanuele a ovest». La Ztl bus Posillipo, invece, «corrisponde all’area tra via Orazio e la discesa Coroglio. Include via Orazio, via Posillipo, via Petrarca, via Manzoni, Discesa Coroglio e via Virgilio». La Ztl bus San Martino va «dall’ultimo tratto di via Scarlatti a Castel Sant’Elmo». I varchi saranno 16: «Lungo il perimetro delle Ztl bus Centro storico, San Martino e Posillipo - si legge nel documento - è prevista l’installazione di sistemi elettronici di controllo degli accessi». Il lungomare è compreso nella Ztl Posillipo, i cui varchi sono a «Mergellina (piazza Sannazaro), via Caracciolo (intersezione con via Sannazaro), Discesa Coroglio (incrocio con via Cattolica) e via Manzoni (incrocio con via Caravaggio)». 

Non mancano aree off-limits, quelle della «ztl Toledo-Decumani-Carmine». «Ai fini della tutela ambientale - recita il disciplinare - all’interno della ztl bus Centro storico, è individuata un’area di totale interdizione al transito degli autobus turistici, in considerazione della elevata concentrazione di emergenze monumentali». Interdette «via San Carlo, piazza Trieste e Trento, via Toledo (nel tratto tra Trieste e Trento e piazza 7 settembre), piazza Dante, via Pessina (tratto da piazza Dante fino a via Broggia, percorribile esclusivamente in direzione nord), via Monteoliveto (percorribile solo verso via Sant’Anna dei Lombardi)». «Con la disponibilità di Cosenza, lavoriamo alle modifiche opportune - dice Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità – La Ztl turistica esiste in tutte le capitali del turismo.

La media delle tariffe qui è bassa: di 170 euro per l’accesso al centro. Servono più stazionamenti: ce ne sono 25 per la sosta breve, che costa 35 euro.

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Le aree di sosta

Per le soste lunghe, che costano 70 euro, a Est ce ne sono 11, con 141 posti. Sono 10 nella zona Ovest (244 posti). 3 nella zona Nord (51 posti). E 10 al centro (195 posti). Importante l’esenzione del pagamento per le ditte che hanno rimesse con sede a Napoli». La Ztl turistica risale a un’ordinanza pre-Covid, poi congelata a causa della pandemia. Gli operatori temono cali di prenotazioni: «Nei weekend arrivano in città circa 1000 bus turistici - spiegano dalla Fiavet - La media settimanale, fino a fine aprile, è di 700 bus al giorno, gite scolastiche comprese. Si ipotizza che almeno il 25% rinuncerà alla visita (circa 250 bus nei weekend). Chi ha il permesso di transito per il porto, poi, potrebbe usare i parcheggi prima dei varchi ed evitare il pagamento». In via Loggia dei Pisani alle 11 si terrà una conferenza cui prenderanno parte Fiavet, Aidit, Assoturismo Confesercenti e Sezione Turismo Unione Industriali di Napoli. «Il peso del ticket è eccessivo», scrivono gli operatori che chiedono «una concertazione reale con le associazioni di categoria».

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