Germania, emozioni azzurre. Il Napoli a Berlino, nello stadio dove è stato vinto il quarto Mondiale il 9 luglio del 2006, con due napoletani, uno in campo e un altro in panchina. Fabio Cannavaro, il capitano di quella Italia, e Ciro Ferrara, il vice del ct Marcello Lippi, sono ancora uniti e non solo dalle comuni origini. Hanno creato nel 2005, anno in cui Ciro lasciò il calcio, una Fondazione a sostegno dei giovani di Napoli.
Ferrara aveva già vissuto una grande emozione in Germania, quella con la maglia del Napoli a Stoccarda, dove il 17 maggio 1989 venne conquistata - anche grazie a un suo gol - la Coppa Uefa. Segnò lui su cross di Maradona, qualcosa di cui andare fieri anche dopo 34 anni. Allo stadio di Stoccarda - la Germania era ancora divisa dal Muro di Berlino - si riversarono non meno di trentamila meridionali perché il Napoli era ed è l'orgoglio di tutto il Sud. E l'ex presidente Ferlaino, se deve ricordare un momento dei suoi 33 anni, sceglie quello di Stoccarda, versando ancora lacrime al pensiero delle strade invase da tifosi con bandiere azzurre e tricolori. «Regalammo una gioia immensa a tutti questi emigrati».
La Germania è una terra felice per il Napoli, che a Francoforte sette mesi fa diede un'ulteriore prova di forza battendo l'Eintracht con la doppietta di Osimhen e la rete di Zielinski. Victor baciò la maglia dopo il primo gol e sembrò un ottimo auspicio in vista dell'apertura della trattativa per il prolungamento del contratto. Discorso tuttora aperto, secondo la seconda versione sul tema fornita da De Laurentiis.