Napoli, tifosi al veleno dopo il pari:
«ADL, non parlare di fatturato»

Napoli, tifosi al veleno dopo il pari: «ADL, non parlare di fatturato»
di Delia Paciello
Lunedì 26 Novembre 2018, 12:56 - Ultimo agg. 12:58
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Il primo punto in classifica per il Chievo arriva a sorpresa dal San Paolo. Un duro colpo per il Napoli al rientro dalla sosta, un inaspettato pareggio contro l’ultima della classe che non è stato preso affatto bene dai napoletani: «Questa partita che si doveva vincere senza se e senza ma», «Parliamo di grandi progetti e poi veniamo meno con il Chievo», è il borbottio che aleggia in città. Eppure, a memoria storica, le partite con i gialloblu non sono mai state particolarmente belle: un pullman davanti la porta avversaria, è questa la tecnica adottata dal Chievo contro gli azzurri. Difficile bucare una difesa chiusa a catenaccio, e questa volta neanche i cambi di Ancelotti sono riusciti a smuovere le acque. «Manco uno stop sono riusciti a fare, eppure guadagnano molto più dei colleghi veronesi», critica qualcuno; altri attaccano proprio le scelte di re Carlo: «Sarri non avrebbe mai fatto giocare quei morti».

Questa volta Diawara schierato dal primo minuto non è arrivato al 94esimo per portare un brivido ai suoi tifosi, come riuscii a fare invece lo scorso anno: la sua prestazione ha lasciato alquanto a desiderare, non si è visto carattere in campo e non è stato in grado di creare gioco a centrocampo. Anche Ounas con la maglia da titolare non ha brillato affatto: tanta scena ma poi sul più bello ha sempre perso palla innescando pericolose ripartenze: «Vai carenn’ miez o’ camp», «Ci vuole un pallone solo per te, impara ad essere umile», «Hai fatto piede e piede», «Ti credi Ronaldo, ma vattene subito», commentano i tifosi con l’amaro in bocca sotto il suo post.

Non manca neanche chi davanti a qualche battuta d’arresto coglie l’occasione per sputare veleno sul presidente: «Adl via da Napoli, vergognati tu e Ancelotti», «Parli del fatturato della Juve… e poi perdi punti pure col Chievo. Il tuo fatturato non bastava neanche con gli ultimi in classifica? Vergogna, solo scuse», «Presidente, siamo stanchi di pazientare», si legge sui social.
 
 

Più dolci invece le parole nei confronti di Koulibaly, che dopo aver espresso il rammarico per quel palo beccato sul finale, è stato consolato e salvato dal popolo del web: «Bella rovesciata però, almeno ci hai provato», «Migliori sempre più, resta con noi», «In campo ci vorrebbero undici K2», commentano i tifosi. Dando il suo apporto anche in fase d’attacco e cercando di sfruttare la sua fisicità e l’altezza per dar fastidio alla densissima difesa avversaria, Kalidou ha guadagnato più di tutti gli applausi del pubblico. L’amatissimo Mertens invece non è riuscito a sfatare il suo tabù e il Chievo resta l’unica squadra della Serie A alla quale non riesce a segnare. Neanche Milik però, subentrando, è riuscito a rompere il match.

Un duro colpo per chi al fantacalcio aveva schierato l’attacco azzurro sperando in una facile goleada. Forse qualche errore di valutazione per Ancelotti e i suoi ragazzi, o semplicemente una gara andata male contro una squadra che ha sacrificato il gioco con l’unico obiettivo di assicurarsi almeno un punto dopo il cambio di allenatore: la voglia di rivincita e un nuovo inizio sancito dall’arrivo di Di Carlo hanno dato una motivazione in più ai veronesi, decisi a non perdere il match. E in tanti si sono fatti trovare pronti a puntare il dito su Ventura, che ha consegnato le dimissioni proprio prima del turno col Napoli ed è stato doppiamente beffato: «Ma allora eri proprio tu che portavi sfiga», «Andandotene sei riuscito a fermare il Napoli», sono i colpi inflitti dai leoni da tastiera.

Ora a Castel Volturno si cerca nuova ninfa per tornare ad essere il vero Napoli e regalare emozioni da Champions ai tifosi: un passo falso da far dimenticare a tutti nei prossimi 90 minuti al San Paolo contro la Stella Rossa. Perché i napoletani sembrano non perdonare e non mandare giù gli 8 punti di distacco dalla Juve. Eppure basta poco per tornare a sognare.
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