Sporting Braga-Napoli, quella squadra nel destino dei campioni del mondo del 1982

La Nazionale di Bearzot giocò l'ultima partita prima del Mundial

Matteo Politano
Matteo Politano
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Martedì 19 Settembre 2023, 13:03 - Ultimo agg. 20 Settembre, 07:26
2 Minuti di Lettura

C'è un precedente tra una squadra italiana - anzi, la squadra Italiana - e il Braga che non emerge negli almanacchi del calcio. È quello di una sera della calda primavera dell'82, martedì 8 giugno. In questa città portoghese dove comincia tra poche ore l'avventura del Napoli in Champions League, sul campo dello stadio Balaidos, la Nazionale di Enzo Bearzot giocò l'ultima amichevole prima del Mondiale che sarebbe finito in gloria, con il trionfo contro la Germania Ovest a Madrid l'11 luglio.

I futuri Eroi erano, in quei giorni, azzurri sbiaditi, al centro di polemiche, ritenuti tutt'al più in grado di superare il primo turno, non oltre. C'erano tanti interrogativi, a cominciare dalla convocazione di Pablito Rossi - appena reduce dalla squalifica per le scommesse - e dalla rinuncia a Roberto Pruzzo, bomber del campionato e della Roma. Sugli spalti poche centinaia di portoghesi (di nazionalità e di fatto, perché molto non pagarono). Videro una partita scialba, vinta dall'Italia con una rete di Ciccio Graziani, peraltro in sospetto fuorigioco, come aggiunsero maliziosi cronisti che tenevano - per usare un eufemismo - sulle scatole il ct Bearzot e i suoi ragazzi. E non erano gli unici. A Braga, dopo quell'amichevole, esplose di rabbia anche il presidente federale Federico Sordillo, originario dell'Avellinese (Dentecane) e titolare di un prestigioso studio legale a Milano: «In vent'anni di calcio non ho mai visto niente di peggio. Quello di Braga era un collaudo importante e c'era chi non stava neanche sulle gambe». Bearzot accarezzò i suoi ragazzi, cercò di mantenere il gruppo sereno e soprattutto compatto, sognando la finale. E, poco alla volta, dopo Braga l'Italia uscì dalla tempesta. Ci proverà anche Rudi Garcia

© RIPRODUZIONE RISERVATA